Dal gruppo politico “Nuovo Sogno Agnonese” riceviamo e pubblichiamo.
“Replicare” ha un doppio significato: uno significa “risposta” un altro si riferisce al “fare o dire di nuovo cosa già fatta o detta”. È in quest’accezione che rientrano le dichiarazioni del vice sindaco Linda Marcovecchio e dell’Assessore Scampamorte relative alla crisi idrica, un deja-vu ,un remake dell’arrampicarsi sugli specchi, esercizio in cui questa amministrazione si esibisce con innegabile maestria. Intanto prendiamo atto della recente e personale scoperta scientifica che il noto fenomeno della siccità avviene a macchia di leopardo per cui, secondo Scampamorte, interessa solo le sorgenti che servono Agnone e non quelle degli altri comuni…fenomeno curioso, ma non privo d’interesse. Per il vice sindaco Linda Marcovecchio invece l’acqua viene razionalizzata per evitare gli sprechi, quindi avere la possibilità di lavare i piatti il pomeriggio significa sprecare acqua, insomma dichiarazioni che ci riportano indietro di secoli. E poi c’è il ritorno alla vecchia politica, allo scaricabarile tra istituzioni, dove le colpe sono sempre di qualcun altro, in questo caso di Molise Acque. Resta che comuni molto più grandi del nostro come Venafro, Isernia, Campobasso e Termoli, forniti sempre da Molise Acque, non hanno problemi di razionalizzazione dell’acqua corrente. Agnone invece a tutt’oggi vede lesinata l’acqua non solo nelle ore notturne ma anche in quelle pomeridiane. Forse sotto elezioni il ritorno all’autobotte funziona sempre, i diritti barattati con i piccoli piaceri personali portano sempre più voti, soprattutto in quegli ambienti dove regna ancora l’ignoranza. Aver vinto le elezioni per una manciata di voti utilizzando i soliti mezzucci della più becera tradizione della destra agnonese spiega la regressione che stiamo vivendo, non solo nei servizi essenziali, ma anche e soprattutto nella sfera delle libertà e della legalità. Nel frattempo, per quanto riguarda la campagna elettorale, caro assessore Scampamorte, consigliamo di “stare sereni”…facciamo politica, non lasceremo campo libero a nessuno senza colpo ferire. Chi vuole pettinare bambole si accomodi pure.