«La campagna antincendi boschivi non è ancora iniziata, ma ad oggi un dato è certo: aumenteranno in maniera esponenziale i costi per lo spegnimento aereo e nonostante la maggiore spesa non sarà assicurata la stessa efficacia ed efficienza che garantiva il Corpo Forestale dello Stato».
E’ quanto denuncia la Federazione Rinascita Forestale e Ambientale.
«Nel 2016, ultimo anno in cui la flotta del CFS è stata protagonista nel dare supporto alle Regioni nel concorso aereo alla lotta attiva agli incendi boschivi, oltre ai velivoli messi a disposizione della Centrale Operativa Aerea Unificata – COAU – presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie allo strumento dei rapporti convenzionali sono state aperte ben 13 basi temporanee con elicotteri, piloti e specialisti, che hanno coperto quasi tutto il territorio nazionale. A causa della Riforma Madia, che ha soppresso il Corpo Forestale dello Stato e smembrato anche la flotta elicotteri, attualmente i velivoli transitati nei Reparti Aerei Carabinieri non vengono utilizzati per lo spegnimento degli incendi boschivi, mentre quelli acquisiti dai Vigili del Fuoco vengono utilizzati in misura sensibilmente ridotta rispetto al passato. Rispetto ai paventati e mai dimostrati risparmi garantiti dal Governo Renzi con l’operazione di assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri, in appena un anno dall’entrata in vigore dalla Riforma Madia si possono evidenziare esclusivamente aggravi di spese e danni incalcolabili all’immenso patrimonio naturalistico del nostro Paese, con vaste zone di pregio ambientale distrutte dal fuoco. Il nuovo Governo ponga fine allo scempio ambientale prodotto dalla soppressione del Corpo Forestale dello Stato, restituisca la dignità professionale agli ex Forestali distribuiti loro malgrado nei mille rivoli della Pubblica Amministrazione, in altre forze di polizia e nei vigili del fuoco, affinché possano tornare a dare il loro insostituibile contributo alla salvaguardia dei nostri territori extraurbani».