TERMOLI – “C’è qualcuno in Molise che usa i candidati come fossero dei calciatori. Ah, ero del Milan vado all’Inter, ero della Juve vado nel Toro, ero di sinistra mi fingo di destra. Come Lega abbiamo tanti difetti, ma non mi piacciono quelli che cambiano diciotto partiti alla volta. Stiano a casa loro e stiano da un’altra parte. A me piace la coerenza”. E’ quanto ha urlato dal palco di Termoli, Matteo Salvini, leader della Lega, che ieri è tornato in Molise per gli ultimi giorni di campagna elettorale. Attacco indiretto a chi, negli ultimi mesi, è “saltato” dal centrosinistra di Paolo Frattura al centrodestra di Donato Toma. Almeno cinque i casi più eclatanti. Ovvero quelli di Vincenzo Cotugno, Massimiliano Scarabeo, Vincenzo Niro, Salvatore Micone e Domenico Di Nunzio.
Regionali, Matteo Salvini attacca gli alleati: “Chi cambia casacca stia a casa sua”
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