(ANSA) – CAMPOBASSO – Il Molise che «non esiste» ora finisce sulle pagine del Financial Times. Accade per via delle elezioni regionali di domenica , quando 332mila elettori, un quarto dei quali residenti all’estero, dovranno scegliere il nuovo governatore fra quattro candidati. Il voto nella piccola regione, scrivono da Montenero di Bisaccia (Campobasso) gli autori dell’articolo “Italy’s political rivals battle for outsized victory in tiny Molise“, James Politi e Davide Ghiglione, potrebbe avere un grande ruolo nello sbloccare le cose a Roma dove si lavora per la formazione del nuovo governo, con il partito vincitore che avrebbe, così, più voce in capitolo. Quanto possa contare il voto espresso da questo piccolo territorio il Ft lo spiega ricordando il tanto tempo trascorso in Molise da Luigi Di Maio del Movimento Cinque Stelle e i suoi appelli agli elettori, nonché i tour molisani del leader della Lega Matteo Salvini e del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Gli autori dell’articolo hanno sentito anche il rettore dell’Università del Molise, Gianmaria Palmieri: “Se i Cinque Stelle vinceranno, anche per un solo voto, questo avrà un grande significato”. A causa della popolazione sparsa sul territorio e dell’isolamento, continua l’articolo dopo un’analisi delle opportunità di vittoria dei vari schieramenti politici, gli italiani spesso scherzano sul Molise, dicendo che è frutto dell’immaginazione collettiva. Una parte di notorietà, ricordano gli autori, la piccola regione l’ha raggiunta quando Robert De Niro, con bisnonni molisani, nel 2016 disse che probabilmente con la vittoria di Trump avrebbe dovuto trasferirsi in Molise. “Spero che una minima parte di questa attenzione ci sia anche dopo le elezioni, ma non ci credo molto”, commenta Domenico Porfido, assessore comunale a Montenero.
Il Molise sul Financial Times: voto importante per la formazione del Governo
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