Data in anteprima da questa testata, rilanciata dall’Ansa, la notizia dell’abbandono della fascia tricolore da parte del sindaco di Celenza approda anche sulla Rai.
Ieri infatti il primo cittadino Andrea Venosini è stato ospite presso gli studi del Tg 3 Abruzzo a L’Aquila ed è stato intervistato sulla questione della chiusura del servizio di continuità assistenziale di Celenza Sul Trigno.
E’ andato in Rai, il sindaco di Celenza, per spiegare le motivazioni del suo gesto eclatante, quello di abbandonare la fascia tricolore all’interno del Consiglio regionale con l’intento di lasciare «un pro memoria al governatore Luciano D’Alfonso e alla maggioranza in merito alla soppressione della guardia medica di Celenza».
«Se gli amministratori commettono errori, devono avere la forza e il coraggio di rimediare» ha continuato il primo cittadino che ieri, insieme ad una nutrita delegazione di cittadini celenzani, ha preso parte ai lavori del Consiglio regionale, per fare pressing sugli amministratori regionali.
Nel corso della seduta è andata ai voti una proposta del consigliere “stellato” Pietro Smargiassi che lasciava aperto qualche spiraglio di salvezza per la sede di guardia medica di Celenza. Ovviamente la proposta, firmata trasversalmente anche da esponenti della maggioranza, è stata affossata, perché la disciplina di partito ha prevalso sulla logica e il buonsenso. Lo stesso governatore, che pure la sera prima a Celenza aveva dato assicurazione ai cittadini, ha votato contro. Quando si dice la coerenza tra il dire e il fare. E così Celenza dice addio alla sua continuità assistenziale.
Secondo Venosini, inoltre, la scelta di sopprimere la guardia medica di Celenza sul Trigno è stata dettata da motivazioni politiche, elettorali, e non razionali. Una scelta che non tiene conto della dislocazione sul territorio dei servizi e della stessa conformazione dell’Alto Vastese.
Un’accusa grave, perché ogni atto della pubblica amministrazione dovrebbe essere motivato solo ed esclusivamente da imparzialità, legalità e buon andamento, teso al bene comune, senza privilegi. Invece il sindaco Venosini fa capire chiaramente che nella questione guardia medica hanno prevalso logiche diverse, politiche appunto. Perché la sede di Carunchio è stata salvata e quella di Celenza soppressa? E’ solo un caso che Carunchio abbia un sindaco di centrodestra, cioè dello stesso colore politico della maggioranza che prima governava in Regione con il governatore Gianni Chiodi, e tra l’altro molto vicino politicamente all’ex assessore Mauro Febbo?
Tutte questioni di cui il primo cittadino ha parlato con i giornalisti della Rai.
Il servizio andrà in onda oggi nell’edizione delle ore 14.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com