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  • Powerfone Srl cerca quaranta persone, ma in alto Molise lavorare interessa a pochi

    AGNONE – Dimenticatevi lo stipendio fisso che arriva a fine mese, in compenso non ci si spacca la schiena e tolte le quattro del turno previste dal contratto di collaborazione, contributi inclusi, si può dedicare il resto della giornata a famiglia o hobby personali. Se sei intraprendente, hai un’ottima parlantina e un pizzico di fortuna, puoi arrivare a guadagnare anche dalle 600 alle 800 euro mensili partendo da una base di 230 fisse.

    Alessia, 21 anni, con un diploma della scuola Alberghiero in mano, conferma a l’Eco online, che quello dell’operatore call center non è poi un lavoro così male come in molti vogliono far credere. Dal mese di gennaio insieme ad altre quaranta persone, la cui età va dai 19 ai 60 anni, è una dipendete della Powerfone srl, la società salernitana, leader nella vendita di telefonia fissa che ha deciso di aprire una sede nella cittadina altomolisana.

    Quando ho deciso di accettare questa avventura professionale era molto scettica – esordisce Alessia – poi con il passare del tempo ho cambiato idea perché ho constatato che più mi impegnavo e più riuscivo a introitare fino ad arrivare a percepire 700-800 euro al mese. Credo sia niente male. Se  consiglierei alle mie coetanee lo stesso percorso? Perché no”.

     Dello stesso avviso è Johanna, 31 anni, sposata e mamma di due bambini. “E’ un lavoro che ti permette di stare vicino ai figli e al tempo stesso contribuire al benessere economico della famiglia. La mia busta paga si aggira sulle 600-800 euro, tuttavia non nascondo che per arrivare a tanto serve quel pizzico di fortuna che nella vita non gusta mai”.

    Al di là di tutto è un’opportunità per rimettersi in gioco. Forse dovrebbe cambiare la normativa a livello nazionale” afferma Antonella, 44 anni, sposata, mamma di una bimba che da qualche anno ha perso l’occupazione. “Ricominciare con mansioni mai fatte prima non è stato  facile, ma se hai voglia di scommettere su te stessa puoi farcela. Di conseguenza occorre far emergere le tue capacità ed essere propositivi anche quando il cliente ti sbatte il telefono in faccia, oppure di manda a quel paese. Fa parte del gioco”. Un “gioco” che per Antonella vale 500 euro al mese che in un’area interna, dove il lavoro è divenuto un miraggio, consente una boccata d’ossigeno.

    Si è imprenditori di se stessi” ammette la dottoressa Anna Grillo, responsabile del call center agnonese. “Più produci, più guadagni e non ci sono limiti. Alla fine le mansioni da eseguire sono quelle di una telefonata, hai una pausa di circa mezzora e nei momenti di difficoltà la disponibilità di un team leader sempre presente in sala”. Prima di diventare operatore di call center bisogna svolgere un corso di formazione della durata di 55 giorni a carico della Powerfone che elargisce 600 euro ad ogni singolo candidato. “Purtroppo non nascondo come in molti casi si hanno dei preconcetti nei confronti del call center nonché un approccio negativo al lavoro” spiega la Grillo, che aggiunge: “Siamo alla ricerca di altri 40 operatori ai quali siamo disposti a rimborsare un bonus carburante nel momento in cui dovessero recarsi sul posto di lavoro dai centri limitrofi. Per chiunque fosse interessato può inviarci il proprio curriculum all’indirizzo email risorseumane@powerfone.it. Non sono richiesti titoli di studio specifici, ma tanta voglia di fare”.

    Incentivi che vanno dai 20 ai 100 euro anche a chi porterà un amico a presentare un curricula o accettare l’offerta di lavoro. Due i turni previsti: uno la mattina dalle 11,30 alle 15,30 e l’altro dalle 16,30 alle 20,30. Ad oggi la Powerfone è presente con sedi operative a Salerno, Eboli, Avellino, Sala Consilina, Napoli e Agnone.

     

     

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