AGNONE – “Nuovo Sogno Agnonese” sul piede di guerra. Il gruppo di minoranza in Comune, non risparmia critiche all’indirizzo della maggioranza sulla gestione della cosa pubblica. Durante i lavori di questa mattina, i consiglieri Maurizio Cacciavillani e Daniele Saia, hanno stigmatizzato l’opera portata avanti dal sindaco Lorenzo Marcovecchio e dalla sua giunta. In particolare sul Bilancio di previsione, sia Cacciavillani che Saia hanno puntato il dito sull’indennità che i consiglieri si sono riassegnati, al momento, per il 50%. Ed ancora preso di mira lo stato di attuazione dei programmi che a distanza di due anni e mezzo – a detta di Saia e Cacciavillani – vede Agnone senza alcun cantiere aperto per quanto riguarda i lavori pubblici, mentre si annota il continuo e inarrestabile depauperamento dell’ospedale “San Francesco Caracciolo”. Pesantemente criticato anche il project financing che porterà una società privata a gestire parte dell’illuminazione pubblica. “Dopo il servizio gas e quello cimiteriale – ha detto Saia – il Comune di Agnone svende anche l’illuminazione pubblica che con noi era arrivata a fare utili”. Lo stesso Saia ha ammonito la maggioranza di inserire nel bilancio di previsione i 114mila euro derivanti dal taglio dei bosco le cui aste sono andate deserte per ben tre volte. Slittano al prossimo consiglio comunali i punti sul recesso del Comune alla centrale unica di committenza di Campobasso e le interrogazioni. Il tutto dovuto al numero legale venuto meno causa l’uscita dall’aula della consigliera Annalisa Cellilli che, sommata alle assenze dei consiglieri Edmondo Amicarelli e Germano Masciotra, non ha più garantito il proseguo dell’attività.
Comune di Agnone, Saia e Cacciavillani a muso duro contro la maggioranza
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