(ANSA) – CARACAS, 1 AGO – Un imprenditore italiano residente in Venezuela, Elio José Simonelli Datellis, è stato ucciso ieri durante un tentativo di sequestro a Maracay, nello Stato di Aragua. Lo riferisce la stampa venezuelana.
Simonelli Datellis, riferisce il quotidiano ‘El Siglo‘, era un noto uomo d’affari, proprietario fra l’altro di alcuni magazzini della Nestlé in Aragua. Secondo il portale Efecto Cocuyo, l’imprenditore, che aveva 45 anni, è stato sequestrato da un gruppo di uomini armati mentre viaggiava sulla Avenida Fuerzas Armadas di Maracay, vicino ad una carrozzeria di sua proprietà. La banda è stata però intercettata dalla polizia, che ha ingaggiato un conflitto a fuoco in cui sono morti cinque rapitori ma anche l’italiano sequestrato, raggiunto all’addome da un colpo di pistola.
Elio Simonelli originario di Toro «è l’ennesima vittima innocente di una vera e propria emergenza umanitaria che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle Istituzioni e dei Governi a livello internazionale. – commenta l’associazione Auser Padre Giuseppe Tedeschi – Non si può tollerare ciò che sta accadendo ormai da anni in Venezuela nel silenzio generale. Lo Stato Italiano ha il dovere di intervenire per tutelare la sicurezza dei 140 mila cittadini con passaporto italiano che vivono in Venezuela senza contare che gli oriundi, di seconda e terza generazione, superano il milione di persone».
L’Associazione AUSER Padre Giuseppe Tedeschi insieme ai volontari del Comitato Molise Pro-Venezuela e sentite le rappresentanze italo-venezuelane dell’Abruzzo, del Lazio, della Sicilia, della Toscana e della Campania, «esprime il proprio cordoglio alla famiglia Simonelli, alla numerosa comunità molisana di MARACAY e alla comunità di TORO tra le più attive nel promuovere iniziative di solidarietà tese ad agevolare il rientro dei nostri corregionali dal Venezuela, auspicando che chi è a rischio non venga lasciato solo dallo Stato Italiano».