Gli agenti delle Volanti di Campobasso evitano una tragedia domestica traendo in arresto un pregiudicato locale.
All’alba sono giunte al numero di emergenza 113 della Questura di Campobasso numerose segnalazioni di una violenta lite in atto all’interno di un appartamento nella centralissima via XXIV Maggio.
Diverse persone, agitate ed impaurite per le urla provenienti dall’appartamento, segnalavano grida concitate di una donna e di un uomo, nonché i pianti di bambini impauriti.
Immediatamente sul posto il personale delle due volanti dell’ ufficio prevenzione generale della Questura campobassana subito venivano richiamati da numerosi cittadini affacciati ai balconi che segnalavano il luogo del pericolo.
Entrati nell’abitazione, gli Agenti si ritrovavano dinanzi agli occhi una scena agghiacciante, ovvero, un appartamento messo a soqquadro con vetri in frantumi sul pavimento e copiose tracce di sangue sparse sui muri e sui pavimenti. Nel contempo le urla di una donna presente nell’appartamento faceva indirizzare l’attenzione degli Agenti su due suoi parenti che si azzuffavano in una violenta lite. Uno dei due uomini era in evidente stato di alterazione alcolica e non solo aggrediva l’altro componente del nucleo familiare, ma si scagliava violentemente contro gli Agenti che con non poca difficoltà lo bloccavano.
Nella zuffa gli agenti venivano colpiti da frammenti di vetro e purtroppo venivano a contatto col sangue presente ovunque.
Una volta bloccato l’uomo, facevano giungere sul posto personale medico del 118 che lo trasportava al locale pronto soccorso dove anche gli agenti venivano poi refertati.
Dopo le cure del caso, l’uomo, già pregiudicato per svariati reati, veniva accompagnato negli uffici della squadra volante dove per lui, dopo i dovuti contatti con l’Autorità Giudiziaria, scattavano le manette ai polsi.
Lo stesso veniva associato presso la casa circondariale di Campobasso per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.
Nel contempo dagli uffici della Questura sono state attivate le dovute procedure al fine di accertare eventuali pregressi di violenza domestica in seno alla stessa famiglia.