CELENZA SUL TRIGNO – «Che sei venuto a fare qui a Celenza? Ti devi solo vergognare perché sei tu il responsabile primo di questa situazione e della soppressione della guardia medica di Celenza sul Trigno».
E’ stata questa l’accoglienza, non proprio cordiale, riservata a Luciano Lapenna, sindaco di Vasto, che ieri pomeriggio ha preso parte a Celenza all’incontro pubblico sulla sanità insieme al governatore Luciano D’Alfonso e ai vertici della Asl.
All’ingresso del palazzo municipale un cartello poneva la stessa domanda a Lapenna: «Che sei venuto a fare?». Perché il sindaco di Vasto è considerato uno dei responsabili della soppressione della guardia medica di Celenza.
«Sono venuto a metterci la faccia, a spiegare le mie ragioni» ha tentato di replicare il sindaco Lapenna ai cittadini incazzati che l’hanno accolto. Ma durante il dibattito in aula non ha chiesto di prendere la parole per dare le sue motivazioni. Meglio tacere, deve aver pensato.
Lapenna presiede infatti il comitato dei sindaci che avrebbe potuto salvare una sede di guardia medica tra Carunchio, Celenza e Palmoli. Per motivi squisitamente politici è stata salvata quella di Palmoli, per volontà del Pd, come rimarcato ieri dal medico Claudio Spalletta, e quella di Carunchio per pressione del centrodestra.
Una scelta illogica, una vera e propria spartizione politica, perché la sede di Palmoli è quella più vicina all’ospedale di Vasto e dista solo otto chilometri da quella di Carunchio.
Tra l’altro la necessità di sopprimere una sede di guardia medica nell’Alto Vastese deriva direttamente da uno spostamento di Comuni da un ambito ad un altro, un giochetto fatto a tavolino proprio dal quel comitato di sindaci presieduto da Lapenna.
Hanno spostato dei Comuni, anche abbastanza popolosi, da un ambito all’altro, verso la costa, facendo abbassare sensibilmente il numero di residenti nell’Alto Vastese. Senza numeri si è ridotto il rapporto medico paziente in base al quale viene calcolata l’assegnazione delle guardie medica. Un problema creato dai politici, dunque, per mere questioni elettorali, che penalizza, ora, tutto l’Alto Vastese.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
