Ancora una volta l’Alto Molise è preso in giro dal Governo Regionale e dal presidente Donato Toma: la riprogrammazione dei fondi già assegnati alla provincia di Isernia per 1,2 milioni di euro per il Viadotto Verrino e per la ex ss Istonia per 350mila euro oltre a non risolvere il problema (per la risistemazione della stessa tratto molisano in maniera compiuta ci vogliono dai 7 agli 800mila euro) sono uno schiaffo in faccia ai sindaci di Vastogirardi, Pescopennataro, Capracotta, Sant’Angelo del Pesco, Carovilli… perché cancella l’intero programma per le strade di questo territorio per 2,8 milioni di euro che chissà quando sarà nuovamente stanziato.
L’assessore Vincenzo Niro e la Giunta hanno tirato a noi tutti questo ceffone solenne, scatenando come nei regimi coloniali l’ennesima guerra tra poveri: i soldi destinati al vostro ghetto sono quelli, litigateveli mentre noi ci divertiamo. Quel programma era vitale per i comuni altomolisani e per tutte quelle strade interne in condizioni pietose, per la sopravvivenza di quelle piccole comunità e non doveva essere toccato! Con questo atto il governatore Toma e la sua maggioranza ha ben ripagato dell’aiuto decisivo per vincere le elezioni i tanti sindaci ed amministratori altomolisani che mettendoci la loro faccia e la loro autorevolezza per lui si sono spesi durante la campagna elettorale senza riserve: ripagati con un’umiliazione pesante. Con questa manovra il governatore ha tradito il suo elettorato di tutti i comuni dell’area, perché non ha inteso, come sarebbe stato giusto, spiegandolo al governo, come in ogni emergenza stanziare fondi sufficienti nuovi dal Bilancio Regionale che sarebbero dovuti essere pari ad almeno 2 milioni di euro per sistemare Istonia e Sente accordandosi con Provincia e Anas, e ha dimostrato che i suoi obiettivi di investimento sono indirizzati verso altre realtà.
Purtroppo mi ha fatto arrossire il ringraziamento del sindaco di Agnone al governatore Toma per questa azione immorale non sufficiente a risolvere i problemi, perché a livello politico scatena il risentimento dei sindaci e delle altre popolazioni defraudate dell’Alto Molise contro l’egoista comune di Agnone, favorisce la divisione e l’astio campanilistico e porta a complicare tutti i problemi di collaborazione tra gli egoisti agnonesi e gli altomolisani, cosa che può accelerare, nella logica di muoia Sansone con tutti i Filistei, la fine del capoluogo e dell’Alto Molise. Credo che se interessa ancora a qualcuno il futuro di questa meravigliosa terra bisogna scendere a Campobasso in massa e manifestare contro il Governo Regionale affinché cambi politica al più presto e subito. Altrimenti l’onestà vorrebbe che lo si rimandi a casa con ogni mezzo, anche perché qui c’è anche il tradimento del patto elettorale sottoscritto da molti altomolisani con Toma oggi traditi.
Francesco Martino