CAMPOBASSO – Tuta e scarpette da ginnastica per le 50 donne, di tutte le età, che ieri hanno preso parte al primo incontro del corso, totalmente gratuito, di autodifesa personale, tenutosi nei locali della palestra Dinamica di Campobasso.
L’iniziativa è stata promossa all’interno del progetto ‘In rete contro la violenza sulle donne’ finanziato circa un anno e mezzo fa, dal Dipartimento delle Pari Opportunità, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e che, Liberaluna Onlus, insieme ai Comuni di Baranello e San Giuliano del Sannio, sta portando avanti sul territorio.
Il corso, realizzato in collaborazione con l’AWTA, Accademia Internazionale di Autodifesa, è stato tenuto dal maestro Michele Stellato, fondatore della medesima accademia e tra i massimi esperti del settore. E proprio Stellato ha voluto spiegare come “il lavoro sul quale ci concentriamo mira soprattutto a rendere più efficace e più razionale l’istinto dell’autodifesa”.
“Nella nostra accademia – ha spiegato Stellato – più che insegnare tecniche, lavoriamo sull’istinto della persona, la quale dovrà poi metterlo in pratica nel momento di emergenza. Si tratta di un sistema che – ha riflettuto – non mira a illudere le persone.”
La difesa personale per le donne è, infatti, molto complicata, in quanto nella maggior parte dei casi l’aggressione avviene da parte di una persona più forte.
“I sistemi che mirano a lavorare solo sulla fisicità, – ha spiegato Stellato – creano semplicemente un’illusione, mentre è fondamentale lavorare sulla mente e sull’istinto dell’autodifesa”.
Soddisfatta della numerosa adesione all’iniziativa la presidente di Liberaluna Onlus, Maria Grazia La Selva. “Abbiamo voluto concedere questa occasione alle donne molisane perché, – ha sostenuto – la paura di essere aggredite è aumentata, alla stregua della voglia di sapersi difendere. È emblematico come – ha continuato – alcune donne che hanno deciso di iniziare il corso, lo abbiano fatto perché percepiscano il fenomeno come un qualcosa che si sta diffondendo. Oltre alla violenza domestica, purtroppo in molte hanno paura di aggressioni improvvise, di cui spesso i fatti di cronaca”.
Dello stesso parere anche la consigliera di Parità della Provincia di Campobasso e supervisore del progetto, Giuditta Lembo, che si è detta “entusiasta di vedere come abbiano partecipato donne di tutte le età”. “Quello che più mi ha colpito – ha sostenuto – è stato anche vedere la presenza di donne di età matura. Ciò significa che la percezione del fenomeno c’è ed è anche molto alta e, non si può non riflettere su tale aspetto. Vuol dire che c’è molta paura e molta voglia di trovare un modo per difendersi da sole”. Un assunto quest’ultimo che, per la Lembo, deve indurre sempre di più le istituzioni a mettere in campo azioni trasversali per non far sentire sole le donne.
Presente alla prima lezione del corso anche la consigliera comunale di San Giuliano del Sannio, Pina De Vita, la quale ha ricordato come sia fondamentale il lavoro che si sta svolgendo sul territorio da oltre un anno, “perché – ha detto – solo prendendo coscienza del fenomeno possiamo sconfiggerlo”.