Tre orsi marsicani, una femmina con due cuccioli dell’anno, sono morti annegati in una vasca per la raccolta dell’acqua piovana in alta quota nei pressi di Villavallelonga (AQ), poco fuori dai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo.
«Si potrebbe pensare ad un tragico incidente, – commentano dal WWF Abruzzo – se non fosse che nella stessa vasca, 8 anni fa, era morta un’altra femmina con un cucciolo. Fa rabbia pensare che in questi anni non si sia operato per mettere in sicurezza in maniera duratura questa struttura, una trappola mortale per gli animali selvatici e potenzialmente anche per gli umani, in particolare bambini. Perdere una femmina in età riproduttiva, con due cuccioli, è una tragica perdita per l’esigua popolazione di orso marsicano, unica al mondo, stimata in soli 50-55 individui. Il 6% della popolazione scomparso in un solo drammatico episodio, perché non abbiamo imparato dagli errori del passato. Chi avrebbe dovuto controllare? L’orso marsicano sta scomparendo anche (o soprattutto) per l’inaccettabile incuria di molte istituzioni ed enti verso una delle più grandi ricchezze naturalistiche italiane, limitando gli sforzi di chi invece si batte ogni giorno per la loro conservazione. Il WWF verificherà la possibilità della costituzione parte civile contro i responsabili di questa tragedia, ma ci vorranno anni di sforzi per compensare questo danno».
Orsi annegati nella vasca, il Wwf accusa le istituzioni: «Chi avrebbe dovuto controllare?»
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