CASTIGLIONE MESSER MARINO – Mentre in Alto Molise la massiccia presenza di cinghiali continua a rappresentare un problema, per gli agricoltori, gli allevatori e per il pericolo che gli ungulati rappresentano per la circolazione stradale, appena al di là del confine, in Alto Vastese, quello stesso “problema” viene risolto trasformandolo in cibo. Il cinghiale non è infatti un problema, ma è cibo. E così nasce l’idea di una succulenta sagra invernale a base di polenta condita con ragù di cinghiale. E’ l’allettante proposta che va in scena questa sera a Castiglione Messer Marino. Un’iniziativa dell’Asd “Auro d’Alba” di Schiavi di Abruzzo, associazione che gestisce l’omonimo campo di tiro e la locale squadra di cacciatori di cinghiale, subito sposata dall’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino.
«Le sagre e le manifestazioni si concentrano tutte nel periodo estivo, a vantaggio soprattutto dei turisti, – spiegano dall’Asd “Auro d’Alba” – invece noi vogliamo dare un segnale di inversione di tendenza, per attrarre turisti nei nostri centri montani anche d’inverno. E questa prima sagra della polenta al ragù di cinghiale, piatto decisamente invernale, vuole andare proprio in questa direzione».
L’Asd “Auro d’Alba” è impegnata anche nella valorizzazione delle carni di selvaggina, un’alternativa biologica, ecocompatibile e salutare ai prodotti animali che derivano dagli allevamenti intensivi. Nei giorni scorsi Greenpeace ha pubblicato i dati di uno studio dal quale risulta che le carni della filiera di allevamento sono imbottite di antibiotici, steroidi e anabolizzanti, sostanze potenzialmente nocive per l’organismo umano, che finiscono sulla tavola dentro la bistecca.
«La selvaggina è invece la carne più biologica possibile, a km zero, povera di grassi e ricca di sostanze nutrienti, adatta anche al consumo da parte dei bambini. – aggiungono dall’Asd Auro d’Alba – Gli abbattimenti vengono effettuati in selezione e con munizioni atossiche, senza piombo. Segue poi la frollatura in pelle e ovviamente tutti i cinghiali vengono sottoposti ai controlli sanitari previsti. La selvaggina rappresenta l’alternativa ecologica e biologica per definizione alla carne da allevamento. Eventi come quello di questa sera hanno anche la presunzione di informare sulla qualità di queste carni che tra l’altro in altre regioni del Nord innescano una vera e propria filiera selvatica, con un indotto da milioni di euro all’anno, rappresentando una vera ricchezza per territori solitamente marginali e depressi come le aree interne montane».
E la notizia nella notizia è che gli organizzatori dell’evento hanno pensato di invitare anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo le polemiche che lo hanno coinvolto per il suo consumo di Nutella. «Altro che Nutella, vieni a Castiglione a mangiare la polenta e il cinghiale» è il messaggio inviato al ministro. Al momento non ci sono segnali di riscontro… ma con Salvini la sorpresa è sempre possibile.
Antonio Rosica