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  • Calcio di serie D, lo sfogo di Foglia Manzillo: “Senza Civitelle non ci salveremo”

    TRIVENTO – “Ci si salva vincendo le partite in casa, ma purtroppo sono quasi quattro mesi che l’Agnonese gioca lontano dal suo rettangolo. Questa non è una scusa ma la cruda realtà. Ci alleniamo a Roccaravindola, Presenzano e Trivento sobbarcandoci migliaia e migliaia di chilometri sottraendo ore e ore alla sedute, che qualitativamente, sono inferiori a quanto previsto. Se alla fine questa squadra si salverà, faremo un miracolo”. Nel dopo gara contro il Castelfidardo, Antonio Foglia Manzillo sbotta per la mancanza del rettangolo “Civitelle”. E non lo manda a dire. “Mi avevano promesso il campo l’8 di dicembre, ma siamo al 20 gennaio e ci vorrà ancora del tempo prima che ciò avvenga. In questi tre giorni che ci separano dalla gara contro il Giulianova non so neppure dove ci alleneremo. Ringrazio Trivento per la grande ospitalità, tuttavia occorre che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.

    Lo sfogo del tecnico granata arriva appena dopo l’analisi del pareggio contro la Cenerentola del girone F. “Oggi l’Olympia è apparsa meno forte di quello che realmente è. Purtroppo ho notato che il pallone scotta anche sui piedi di chi dovrebbe fare la differenza. Credo sia un problema di testa sul quale dovremo lavorare. Ricciardi? Non può fare tutto da solo, i compagni devono sostenerlo”. “Ci aspettavamo tutti i tre punti, è vero” sottolinea Salim Ribeiro l’unico a salvarsi nel reparto offensivo.  “Non bisogna perdere la fiducia. Da domani si ricomincia. In questo momento dobbiamo solo pensare a lavorare con tanta umiltà e a testa bassa. Il Giulianova? E’ un’ottima squadra ma andremo in Abruzzo per tentare di fare nostra l’intera posta in palio”.

    Sulla sponda opposta, a parlare è il capitano del Castelfidardo, Luca Pigini. “Fatto una grande partita, lo avete visto tutti. Abbiamo sfiorato il gol in due occasioni con Calabrese e siamo riusciti a collezionare un’infinità di corner. Questo significa che la squadra è viva e intende lottare fino alla fine per salvarsi anche tramite gli spareggi. Mancano sedici partite alla conclusione  e per noi saranno altrettante finali da disputare con il coltello tra i denti. Sono fiducioso e l’arrivo del nuovo mister, atteso in settimana, potrà sicuramente darci una grossa mano. L’Agnonese? Solita squadra del sud, compatta, fisica, difficile da battere anche se ci siamo andati molto vicino”.

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