(ANSA) – CAMPOBASSO – Sindacati per gran parte contrari, ma il commissario alla sanità del Molise, Angelo Giustini, ‘difende’ la sua scelta di ricorrere ai medici in pensione attraverso incarichi libero-professionali per colmare il vuoto di specialisti negli ospedali regionali. Il Molise, dunque, su questa vicenda ‘detta’ la linea anche per altre regioni, nel caso specifico il Veneto, che ha recentemente avviato un identico percorso attuativo. Intervistato da Telemolise l’ufficiale medico in pensione della Guardia di Finanza spiega le ragioni della sua decisione. “Ci sono reparti di vitale importanza che non possono essere chiusi per carenza di personale – afferma – e dunque per ovviare a questa necessità abbiamo pensato di rivolgerci anche ai medici in quiescenza, senza chiaramente tralasciare i giovani che sono la priorità, ma se i concorsi vanno deserti non ci rimane altro da fare che chiamare chi è in pensione. Il Molise – ha aggiunto – su questo aspetto ha fatto da apripista“.
Una decisione che ha innescato un forte dibattito, tra favorevoli e contrari, anche ad Agnone. Diversi medici si sono detti pronti a rientrare dal pensionamento, mentre per altri si tratta solo di un inutile espediente per prendere tempo. E la proposta del commissario Giustini finisce anche sulle pagine della stampa nazionale.