«Qualche giorno fa ho appreso dal giornale “il Centro” di una mia proposta per trasformare i trabocchi in mega ristoranti di lusso tramite una c.d. “maxi sanatoria”. Ebbene, tale notizia risulta priva di qualsiasi fondamento».
L’assessore regionale Nicola Campitelli della Lega costretto a smentire quelle che a suo avviso sono «ricostruzioni fantasiose» della realtà fatta da alcuni giornali in Abruzzo.
«Ieri l’altro ho appreso, invece, sempre dalla medesima testata giornalistica che la suddetta proposta – come già detto assolutamente falsa – sarebbe stata “sforbiciata” dal mio collega di partito Montepara. – continua l’esponente leghista – Senonché, ieri è intervenuto il Consigliere di opposizione Paolucci che accusa il sottoscritto di affossare il progetto turistico della Costa di Trabocchi. Nonostante sia da sempre abituato a lavorare sodo per risolvere i problemi e non a scrivere a sproposito solo per far notare la “presenza sul territorio”, in questo caso sono costretto a replicare per fare chiarezza sulla vicenda affinché sulla stampa vengano riportate notizie veritiere. Non appena insediato come Assessore, ho iniziato a studiare il dossier sui trabocchi, insieme ai funzionari della Regione, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto, al fine di mettere ordine nella legislazione regionale di settore la quale, a tutt’oggi, appare lacunosa ed incompleta in molteplici e cruciali aspetti. Ebbene, tali lacune hanno prodotto confusione e prestato il fianco alla libera interpretazione delle norme secondo convenienza, mettendo a serio rischio tutto il lavoro svolto da più di vent’anni sul territorio, nonché la promozione turistica stessa della “Costa dei Trabocchi”. In materia di trabocchi, giova ricordare che sono unicamente i Comuni gli enti pubblici preposti ad autorizzare qualsivoglia attività sui trabocchi. L’obiettivo a cui sto lavorando alacremente, dunque, consiste nel proporre una modifica e miglioria alla legislazione regionale vigente, al fine di integrarla ed offrire, d’intesa con gli operatori del settore, uno strumento chiaro e di prospettiva, fonte normativa efficace sulla quale si possa basare il procedimento comunale di autorizzazione delle attività sui trabocchi come, ad esempio, riguardo le dimensioni consentite degli stessi. Pertanto, dopo intense settimane di approfondimento e confronto sulla problematica in questione, ho predisposto un progetto di legge il quale, dopo essere stato condiviso con il collega assessore Febbo ed il Presidente Marsilio, lo scorso lunedì 06 maggio è stato trasmesso al Consiglio Regionale, quale organo legislativo per dare inizio all’iter di approvazione. Tengo a precisare che il testo definitivo trasmesso al Consiglio Regionale, per il tramite del Consigliere Montepara, è assolutamente identico a quella presentato all’attenzione del Consiglio in cui tutta la maggioranza di governo è unanime e d’accordo. In conclusione, nessun ristorante di lusso, nessuna maxi- sanatoria e soprattutto nessuna sforbiciata alla mia proposta di legge. Quanto elaborato non rappresenta alcun regalo elettorale che metterebbe a rischio il sistema turistico della Costa dei Trabocchi, ma un intervento legislativo che intende riportare ordine in una materia lasciata alla deriva da chi ha governato in precedenza questa Regione. Non intervenire in materia e non tentare di integrare la normativa vigente avrebbe portato a compromettere definitivamente il sistema turistico ed economico della Costa dei Trabocchi. Al Consigliere di opposizione Paolucci non rimane che una polemica sterile e puerile, considerato che l’intervento legislativo proposto fissa parametri minimi volti a garantire la sostenibilità economica, ambientale e turistica dei trabocchi, i quali rappresentano la vera attrazione ed il volano di tutto il territorio. Il Consiglio Regionale nei tempi che riterrà opportuno ed in piena autonomia deciderà se la proposta legislativa elaborata dal sottoscritto sia meritevole di approvazione».