Martedì prossimo la delegazione del Coordinamento Italiano Sanità Aree Disagiate e Perifeririche, composta dalla Presidente Nazionale, Emanuela Cioni, dal Segretario Nazionale, Don Francesco Martino, dai consiglieri Flavio Ceccarelli, Piero Tiezzi e Valentina Trambusti, andrà in audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, grazie all’interessamento dell’ On. Chiara Gagnarli del Movimento Cinque Stelle, per sollecitare l’organo parlamentare ad impegnare Governo, Ministeri Economia e Salute, Conferenza Stato Regioni a ridefinire gli standard nazionali ospedalieri e territoriali per le Aree Periferiche, Ultraperiferiche e Particolarmente Disagiate, superando le lacune e le inconguenze del DM 70 del 2015 (Decreto Balduzzi) che sta provocando la chiusura di molti servizi sanitari in queste zone svantaggiate del paese mettendo a rischio la sopravvivenza delle stesse e della possibilità dei cittadini di continuare a vivere in esse, stante la non garanzia di poter usufruire, a norma dell’art. 32 della Costituzione, di servizi sanitari uguali alle altre Aree del Paese, in quanto i criteri numerici, statuiti in detto Decreto, sono stati calibrati a tavolino per le Aree Metropolitane ed Urbane, dove risultano efficaci per la concentrazione della popolazione, le infrastrutture, i servizi, le agevoli comunicazioni, mentre applicate alle aree periferiche ed ultraperiferiche, dove la popolazione è frammentata e dispersa sul territorio, le comunicazioni sono precarie, i servizi ridotti, mancano infrastrutture e trasporti, le condizioni orogeografiche sono particolarmente difficili, producono desertificazione e abbandono sanitario delle popolazioni. Tale audizione segue i due incontri, precedentemente avuti nel 2017 e 2018, con i tecnici del Ministero della Salute e con la Segreteria Tecnica del Ministro Grillo, che ha iniziato il lavoro sulle problematiche qui rappresentate. L’audizione vuole spingere la Camera dei Deputati ad approvare una mozione o ordine del giorno che impegni Governo, ministeri Salute ed Economia, Conferenza Stato Regioni a disciplinare alla luce dell’Art. 32 della Costituzione, l’intera materia, definendo gli Standard minimi per i Servizi Ospedalieri e Territoriali Nazional per queste Aree Disagiate, togliendo spazio alla libera e riduttiva interpretazione delle Regioni in materia, per assicurare eguali diritti ad eguali territori, e, nella logica della solidarietà e sussidiarietà, non fare parti uguali tra diseguali, ma parti giuste per tutti che assicurino eguali diritti di fatto a tutti, cittadini viventi in Aree Metropolitane ed Urbane, e cittadini viventi in Aree Periferiche, Ultraperiferiche e Particolarmente Disagiate.
Francesco Martino