«Il Ministro dell’ambiente Sergio Costa continua a ritardare senza alcun motivo la nomina del Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio Molise lasciando l’area protetta più importante d’Italia senza alcuna guida». La denuncia arriva dal presidente dell’associazione Salviamo l’Orso, Stefano Orlandini.
«Oggi in Abruzzo 3 parchi su 4 sono senza Direttore e senza un legittimo Presidente ( …e in tutta Italia sono più di trenta i posti vacanti ai vertici dei nostri Parchi Nazionali ). – continua la nota di Orlandini – Il Parco Nazionale della Majella manca sia di presidente che di direttore; il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise è nella stessa condizione mentre il Parco Regionale Sirente-Velino continua ad esser commissariato dalla politica abruzzese che lo vorrebbe smantellato ormai da anni. Ricordiamo che la nomina del direttore di un Parco nazionale è di competenza del Ministro dell’Ambiente che sceglie tra i tre nomi proposti dal Consiglio direttivo del Parco stesso, cui spetta il compito di selezionare le persone ritenute più adatte tra i vari candidati, tutti necessariamente iscritti a un albo che individua professionalità idonee a ricoprire tale ruolo. Anche i presidenti dei Parchi sono nominati con decreto del Ministro dell’ambiente, d’intesa pero’con i presidenti delle Regioni il che provoca sempre un lunghissimo periodo di stallo dovuto alle interminabili diatribe tra i politici regionali che spingono ciascuno il proprio candidato , quasi sempre personaggi che non hanno alcuna esperienza o genuino interesse per la conservazione della natura e spesso nemmeno capacità amministrative. Il tutto diventa quindi solo un commercio di poltrone quasi sempre riservate a politici da collocare in “pensione”, ma per la nomina del Direttore , una volta espletata la procedura amministrativa, la scelta spetta solo al Ministro e solo su di lui oggi ricade la responsabilità di questo ingiustificato ed ingiustificabile ritardo. Infatti nel Gennaio scorso il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ha finalmente sottoposto al Ministro i tre candidati selezionati ma dopo ben 5 mesi e con un Ente già privo di Presidente, Costa continua a non decidere. Oggi il PNALM è in uno stato di stallo amministrativo che non ne permette neppure il commissariamento e peraltro ne blocca anche la gestione ordinaria in un momento cruciale che richiederebbe decisioni importanti e univocità di direzione. La conservazione dell’orso bruno marsicano è indissolubilmente legata allo storico Parco d’Abruzzo ed agli altri parchi abruzzesi anch’essi purtroppo senza guida, ed il perdurare di questa situazione non può che mettere a rischio il lavoro ed i risultati ottenuti nell’ultimo quadriennio . Ci eravamo illusi che con Costa qualcosa cambiasse ma l’ex-forestale si conferma molto più interessato a coltivare la propria leggenda di impavido oppositore della camorra nella ”terra dei fuochi” che a ridare efficienza e dignità al sistema delle aree protette in Italia….un vero peccato. Forse la sua onnipresenza a convegni autoreferenziali e sui social gli impedisce di dedicare un poco più di tempo ed attenzione ai nostri Parchi Nazionali».