CASTIGLIONE MESSER MARINO – Cento chilometri, cinquanta all’andata e altrettanti al ritorno, per trovare un medico autorizzato al rilascio della documentazione necessaria al rinnovo del porto d’armi per uso caccia. E’ quello che accade nell’Alto Vastese, un pezzo di terra tra Abruzzo e Molise dove la realtà dei disservizi supera abbondantemente la fantasia.
Chi si trova, in questi giorni d’estate, a dover rinnovare il portare d’armi per uso caccia, ma anche per quello sportivo la prassi è la stessa, e pensava di far riferimento al distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino avrà un’amara sorpresa. Pare infatti che le prime visite dell’ufficiale sanitario siano possibili solo ad ottobre, praticamente a stagione venatoria avviata già da un mese. Ad agosto non è possibile, a settembre neanche, colpa forse delle ferie legittime del personale e della solita carenza d’organico, certo è che a Castiglione e dintorni non c’è uno straccio di medico, ufficiale sanitario, che possa firmare il certificato da presentare poi in Questura per ottenere l’agognato rinnovo del porto d’armi. E così chi non vuole aspettare ottobre, perdendo metà stagione venatoria praticamente pur pagando tutte le tasse previste, è costretto a prendere l’automobile e raggiungere Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila. Cinquanta chilometri ad andare, passando ovviamente per l’Alto Molise perché la provinciale Castiglione-Montazzoli è ancora chiusa al traffico, e altrettanti a tornare.