Danni da fauna selvatica, Consorzi di Bonifica, infrastrutture e più in generale sostegno e valorizzazione dell’agricoltura e del Made in Molise: questi alcuni degli argomenti affrontati oggi (12.08.2019) dai dirigenti di Coldiretti Molise con il Governatore Donato Toma e l’Assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, nel corso di un incontro tenuto a Palazzo Vitale, sede della Giunta Regionale a Campobasso.
Durante il colloquio, svoltosi in un clima di cordiale collaborazione, Coldiretti Molise, rappresentata dal Delegato Confederale Giuseppe Spinelli, dal Direttore e dal vicedirettore regionale, Aniello Ascolese e Giuseppe Licursi, ha evidenziato agli esponenti del Governo regionale le criticità che vive il settore primario e che necessitano di attenzione immediate da parte dell’Esecutivo regionale.
Su tutte le problematiche poste in essere da Coldiretti sia il Governatore Toma che l’Assessore Cavaliere hanno mostrato grande attenzione, assicurando il loro personale impegno a giungere in tempi rapidi alla risoluzione dei problemi posti in campo, evidenziando tuttavia che il Governo regionale è tuttora impegnato ad affrontare e risolvere anche criticità economiche sommatesi nel corso degli anni.
Scendendo più nel dettaglio delle problematiche affrontate, la prima è stata quella legata ai danni da fauna selvatica. “Un problema – ha affermato il Delegato Giuseppe Spinelli – ormai non più rinviabile, che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende costrette a chiudere, non riuscendo più a raccogliere quanto coltivato in quanto i loro campi vengono sistematicamente rasi al suolo da branchi sempre più numerosi di ungulati”.
“Riguardo al risarcimento dei danni da fauna selvatica – ha affermato il direttore Ascolese – una via potrebbe essere quella di sollecitare il Governo a creare un fondo di solidarietà nazionale, da cui attingere per risarcire gli imprenditori; ma questi – ha evidenziato il direttore – non mirano ad ottenere risarcimenti economici bensì a produrre cibo per i cittadini e reddito per se e non certo per sfamare la fauna selvatica”.
Per questo, il Delegato Confederale Giuseppe Spinelli ha proposto al Governatore e all’Assessore di emanare un’appostia Delibera di Giunta mirante a “consentire agli imprenditori agricoli, muniti di regolare licenza di caccia, di poter abbattere, durante tutto l’anno, i cinghiali all’interno del proprio fondo. Una norma – ha sottolineato Spinelli – che si è rivelata efficace in varie regioni d’Italia, a cominciare dalle Marche”. Un “suggerimento”, questo, che il governatore ha assicurato di valutare in tempi molto brevi.
Riguardo poi alle problematiche legate ai Consorzi di Bonifica il Direttore Ascolese ed il Delegato Confederale Spinelli hanno rimarcato l’importanza di questi Enti che “non si occupano solo della distribuzione dell’acqua ad uso irriguo ma di una serie di altre attività, come la manutenzione di strade, pulizia di canali e fossi che vanno a beneficio non solo degli agricoltori consorziati ma di tutti i cittadini che, per questo, dovrebbero contribuire al loro sostegno”.
Rimanendo poi in tema di infrastrutture, tanto di tipo viario/ferroviario che di accesso al Web, Coldiretti ha rimarcato come “la loro inadeguatezza limita le attività aziendali sia per quel che attiene gli approvvigionamenti di quel che occorre alle aziende che per la consegna della produzione e non ultima la visibilità in rete specie per gli agriturismi (vedi banda larga Internet)”.
Di non minore importanza, poi, il problema della semplificazione burocratica. Riguardo ai sostegni finanziari previsti dal Psr Coldiretti ha chiesto di procedere al più presto all’erogazione delle provvidenze per la quota parte che le compete. Inoltre, “Coldiretti Molise pur ritenendo molto positivo che la Regione abbia recepito la normativa che istituisce il Super Caa, chiede di concordare rapidamente le sue modalità di attuazione. “Un esempio su tutti – ha affermato il Direttore Ascolese – riguarda l’erogazione del carburante agricolo agevolato che potrà essere autorizzata direttamente dal Caa, dietro delega della Regione, sgravando oltretutto di tale incombenza gli uffici regionali”.