CASTIGLIONE MESSER MARINO – Un piccolo “giallo” ha reso ancor più particolare e interessante la manifestazione di ieri al capezzale del ponte Sente. Questi i fatti: ieri mattina diversi manifestanti, con tanto di striscioni al seguito, hanno attraversato a piedi il ponte Sente chiuso al traffico per raggiungere la sponda molisana e partecipare dunque all’evento “un lumini per il ponte Sente“. E fin qui tutto ok. Altri manifestanti, invece, sono stati fermati da una pattuglia dei Carabinieri all’ingresso del viadotto lato Castiglione Messer Marino. I primi manifestanti hanno avuto la fortuna di arrivare prima della pattuglia, evidentemente, e sono riusciti a scavalcare le transenne e raggiungere l’altra sponda, in Molise, per manifestare il proprio disagio ad un anno dalla chiusura dell’imponente viadotto. I secondi, una decina di manifestanti di Castiglione Messer Marino, sono stati invece fermati dagli uomini in divisa nel frattempo sopraggiunti. «Ma come non possiamo passare? – hanno detto ai Carabinieri i manifestanti bloccati all’ingresso del ponte in agro di Castiglione – Il divieto vale per i gli automezzi, non per i pedoni». I militari hanno ribadito invece che il divieto di acceso e transito sul ponte vale per tutti i mezzi, siano essi a motore, a pedale e anche per i pedoni. Nel tentativo di fare chiarezza l’Eco ha investito della questione alcuni esperti i quali ribadiscono che, codice della strada alla mano, i Carabinieri della stazione di Castiglione Messer Marino hanno agito bene e nel rispetto delle regole. «Il divieto di transito, senza indicazioni aggiuntive, vale per tutti i veicoli, siano essi a motore o meno, e ovviamente anche per i pedoni. – conferma all’Eco una fonte interna all’Arma – Il ponte, giudicato a rischio crollo, può collassare da un momento all’altro stando almeno alle relazioni dei tecnici, dunque è vietato attraversarlo, anche a piedi. Bene hanno fatto i colleghi di Castiglione Messer Marino a impedire il passaggio ai manifestanti». E chi invece ha eluso i controlli, o meglio è arrivato prima dei Carabinieri sul posto e ha attraversato comunque il ponte a piedi, insieme alla nonnina di 81 anni? Secondo la nostra fonte confidenziale chi ha attraversato il viadotto chiuso al transito lo ha fatto in violazione di una precisa ordinanza della Provincia di Isernia, a suo rischio e pericolo, e dunque in linea teorica ha anche rischiato di essere sanzionato.
Francesco Bottone