Governatore, lei ha l’occasione e l’opportunità unica non solo di fare qualcosa di straordinario per il Molise, ma per tutta l’Italia delle periferie che soffre i disagi della sanità causati dal Decreto Balduzzi (Dm 70/2015). La prossima settimana arriverà in conferenza Stato Regioni il nuovo Patto per la Salute, dal quale è stato cancellato questo articolo presente nella bozza del 25 luglio, che le riporto:
“ART 16 Aggiornamento standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi
all’assistenza ospedaliera.
Il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 “Regolamento recante definizione degli standard
qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” ha definito gli
Standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera,
assegnando alle strutture erogatrici ruoli specifici e strutturati secondo livelli gerarchici, definiti in
base a caratteristiche standard quali il bacino di utenza, i volumi di attività erogati, gli esiti delle
cure. Con il citato decreto, Stato e regioni hanno condiviso un sistema di regole nell’organizzazione dei
sistemi sanitari regionali, con lo scopo sia di standardizzare i percorsi ospedalieri mediante
l’introduzione di reti a complessità progressiva, che di garantire volumi minimi di attività cui
corrispondo migliori esiti, attraverso la concentrazione della casistica in punti di erogazione
predefiniti. A quattro anni dalla sua adozione, si conviene sulla necessità di revisione e manutenzione del decreto, aggiornandone i contenuti sulla base delle evidenze e delle criticità di implementazione
individuate dalle diverse Regioni, nonché integrandolo con indirizzi specifici per alcune tipologie
di ambiti assistenziali (es. punti nascita).
Autore di questo scempio, che blocca tutto, è forse il Dipartimento della Programmazione, e lei capisce che senza revisione del Dm 70 addio la possibilità di Dea di II livello, Sanità in periferie, punti nascita in aree periferiche.
Questi problemi sono comuni a tutti i suoi colleghi: quindi la invito a porre il vero all’approvazione del Patto per Salute a meno che non venga ripristinato integralmente l’art.16 della bozza del 25 luglio 2019 come scheda 16. E sia irremovibile lì!!! Ne va della salvezza non solo della nostra sanità, ma di quella italiana.
don Francesco Martino