Militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) e delle Stazioni Carabinieri Forestale di Atessa, Villa S. Maria e Fara Filiorum Petri hanno proceduto al sequestro preventivo di due aree, rispettivamente di 9000 mq. e di 3600 mq., dove sono stati rinvenuti rispettivamente 250 q.li e 60 q.li di legna depezzata.
In località “Bosco Pescara” del comune di Torrebruna, i Carabinieri Forestali hanno accertato il taglio a raso di quattro ettari di bosco di alto fusto di latifoglie, in assenza delle necessarie autorizzazioni.
![](https://ecoaltomolise.net/wp-content/uploads/2021/05/drone-forestale-1024x768.jpg)
La complessa attività di polizia giudiziaria ha richiesto il coinvolgimento di numerosi militari, in ragione dell’estensione delle aree interessate dal taglio e della orografia del terreno. I due indagati, il responsabile del cantiere e il proprietario dei terreni, avevano esteso il taglio a porzioni di bosco di latifoglie, a prevalenza di roverella e orniello, poco visibili e difficilmente raggiungibili. Le attività tecniche di repertazione, operate con l’ausilio di un drone fornito dal Comune di Atessa, hanno consentito di avere un quadro di insieme da cui è emerso visivamente lo scempio perpetrato ai danni dell’ambiente.
Agli indagati è stata contestata la violazione dell’art 181 del D.lgs 42/2004, lavori su beni paesaggistici in assenza di autorizzazione, che prevede l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 15.493 a 51.645 euro.
È in corso di quantificazione l’ammontare delle sanzioni amministrative per le violazioni alla legge regionale Abruzzo n. 3/2014.
«Il taglio raso e qualunque intervento di taglio non autorizzato possono incidere profondamente sulla delicata realtà ecosistemica che il bosco rappresenta» commenta il tenente colonnello Tiziana Altea, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Chieti.