ANSA) – CAMPOBASSO, 25 GEN – L’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio è stato condannato in Corte d’Appello a Campobasso a sei mesi, a cui si aggiunge un anno di interdizione dai pubblici uffici, per la vicenda dello Zuccherificio del Molise. In primo grado Iorio era stato assolto. Con lui è stato condannato anche l’ex assessore regionale Gianfranco Vitagliano.
Entrambi erano accusati di abuso d’ufficio per la cessione delle quote di proprietà dello Zuccerificio di Termoli (Campobasso) a Remo Perna, ex imprenditore tessile di Isernia. Per Iorio si tratta di una brutta tegola in piena campagna elettorale: la sua candidatura a presidente della Regione per le prossime amministrative del 22 aprile e quindi a rischio per la Legge Severino, legge che da subito lo fa decadere da consigliere regionale. Iorio era anche in lizza per un posto al Senato per le politiche. Secondo la sentenza del tribunale Iorio avrebbe ”adottato intenzionalmente atti e scelte amministrative estranee e anzi contrarie alla gestione ottimale degli interessi pubblici al fine di procurare un ingiusto e ingente vantaggio patrimoniale a terzi (socio privato) realmente conseguito, con altrettanto ingente danno per l’Ente Regione Molise a tale scopo”. Secondo la sentenza Iorio e Vitagliano non avrebbero esercitato il diritto di prelazione della Regione nella cessione delle quote tra gli imprenditori Luigi Tesi e Remo Perna, causando dunque un vantaggio alla società di fatto riconducibile a Perna stesso. La sentenza ha effetto immediato con la sospensione di Iorio da consigliere regionale ma pone seri ostacoli anche alla candidatura dell’ex candidato del centrodestra al Senato in un collegio sicuro come quello di Isernia. La cosa scompagina tutte le trattative fin qui portate avanti dal centrodestra molisano.
Abuso ufficio, condannato Iorio: salta anche la candidatura
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