Poco dopo l’una di notte di lunedì 2 agosto, nel pieno centro storico di Vasto un incendio ha devastato la vegetazione sul costone che dalla villa, sede del monumento all’emigrante, giunge a lambire la strada Istoniense, che collega il centro cittadino alla marina. Le fiamme che hanno avvolto la vegetazione secca, alimentate dal vento caldo e dalla elevatissima temperatura del giorno, hanno minacciato le abitazioni e gli utenti della strada cittadina.
I cittadini, presi dal panico, hanno assalito i numeri di emergenza. Alcuni di loro si sono prodigati nel tentativo di spegnere le fiamme, che sono state poi definitivamente domate a seguito dell’intervento del personale della protezione civile prima e dei vigili del fuoco dopo.
Alle prime luci dell’alba personale del commissariato di Vasto ha effettuato un sopralluogo volto ad accertare lo stato dei luoghi ed acquisire elementi utili a risalire alle cause dell’evento.
L’attività investigativa svolta, corredata altresì da rilievi fotografici ed acquisizione probatorie, ha permesso di accertare che, in concomitanza con l’insorgere delle fiamme erano stati accesi dei fuochi pirotecnici. Il sopralluogo effettuato ha infatti consentito di rinvenire un accendino e dei residui di fuochi pirotecnici esplosi.
La successiva attività svolta sui social media, ha permesso di rilevare la presenza di materiale video riguardante dei festeggiamenti per una nascita, pubblicati nei minuti coincidenti con l’accensione dei fuochi pirotecnici.
Dall’attento studio dei filmati si è appurato che le riprese ritraggono l’esplosione di fuochi artificiali sopra il cielo “della villetta dell’emigrante”, luogo interessato dall’incendio, nonchè prospicente ed a vista dell’ospedale.
Questi ed altri particolari dei filmati, hanno portato gli investigatori ad acquisire elementi per ritenere che i fuochi d’artificio ed i filmati sono stati confezionati in coincidenza temporale e per lo scopo di festeggiare una precisa nascita avvenuta in Vasto quella notte.
Il materiale tratto dai social media e quello acquisito in sede di sopralluogo hanno permesso di identificare l’autore del reato, che è stato denunciato per accensioni pericolose, in quanto senza licenza dell’Autorità di P.S., ha acceso fuochi d’artificio in un luogo abitato e per il reato di incendio colposo, delitto quest’ultimo punito con la reclusione da uno a cinque anni. Le indagini proseguono ad accertare le responsabilità di eventuali correi.