La Regione Abruzzo ha stabilito di lasciare libero accesso alle aree cinofile senza corresponsione da parte dei cacciatori di alcuna quota.
Pertanto l’accesso alle aree cinofile è divenuto gratuito e l’addestramento dei cani sarà consentito nei seguenti periodi: 01 febbraio – 15 aprile, da 1 ora dopo l’alba fino alle 14:00; 01 luglio – fino a 7 gg. prima dell’apertura della caccia alla selvaggina stanziale, da 1 ora dopo l’alba fino alle 10:30 e dalle 16:00 alle 20:00.
L’addestramento è consentito comunque per tre giorni fissi alla settimana e solo nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica. La fruizione dell’area cinofila è consentita ad addestratori e cinofili con ogni tipo di cane da caccia (seguita, ferma, cerca e traccia), regolarmente iscritti all’anagrafe canina, nel rispetto dei parametri di fruizione giornaliera all’area: max n. 4 segugi ogni 50 ettari; max n. 5 cani da ferma e/o cerca ogni 50 ettari.
L’accesso resta precluso nelle aree in cui la presenza di particolari colture o il loro stato di avanzata crescita potrebbe essere danneggiato dalla presenza di addestratori e cani; ogni conduttore potrà portare con sé al massimo due cani da ferma o quattro cani da seguita; ogni conduttore è obbligato ad assicurarsi con idonea polizza ed è responsabile in solido per sé e per il proprio cane per danni che potrebbero essere arrecati a persone, cose, selvaggina e quanto altro previsto dalla normativa vigente in materia (Assicurazione per l’esercizio venatorio-in corso di validità);
nell’area cinofila è vietato l’uso delle armi da fuoco e di qualsiasi altro strumento atto alla cattura di animali.
Per quanto non espressamente contemplato, si farà riferimento alle disposizioni previste dalle vigenti leggi in materia.
E così mentre i cacciatori e i cinofili esultano perché non dovranno pagare un centesimo per poter accedere nelle aree cinofile, da indiscrezioni circolate negli ambienti venatori pare sia già pronto un ricorso al Tar contro la decisione della Regione Abruzzo.
- foto di REPERTORIO