AGNONE – “La razionalizzazione dell’acqua ad Agnone è dovuta solo ad una cattiva gestione delle risorsa e non certo alla mancanza d’acqua alle sorgenti”. E’quanto sottolinea il gruppo di opposizione a Palazzo San Francesco ‘Nuovo Sogno Agnonese’.
“Di fatto – riprendo gli esponenti di minoranza – nessun comune altomolisano sta chiudendo l’acqua e anche la sorgente di Agnone di Lago Nero è in linea con la portata d’acqua degli anni precedenti rispetto al periodo. Stessa cosa vale per la sorgente gestita dalla Molise Acque di Capo Trigno che insieme a Lago Nero alimentano la rete idrica di Agnone Centro. Anche le sorgenti che alimentano gli acquedotti rurali di Sant’Onofrio, Fontesambuco, Marzovecchio non stanno dando problemi di approvvigionamento idrico nell’agro agnonese”.
Inoltre, riprende ‘Nuovo Sogno Agnonese’: “Si sa, sia scientificamente che da antichi detti popolari, che le sorgenti si ricaricano soprattutto con la nevicate, che di certo quest’anno sono state abbondanti, che permettono agli acquiferi di ricaricarsi lentamente nel periodo invernale/primaverile per rilasciare la risorsa accumulata nel periodo estivo. Per quanto riguarda la comunicazione finalmente l’amministrazione, ha iniziato a comunicare le chiusure temporanee di acqua corrente, purtroppo non solo serali ma anche pomeridiane. Siamo rammaricati, delusi dispiaciuti perché il lavoro che aveva portato Agnone ad avere acqua corrente per 24 ore è andato perso in soli 15 mesi di Amministrazione Marcovecchio. I verbi dire e fare in politica dovrebbero rappresentare due azioni consequenziali. E’evidente che questi amministratori sono bravissimi nel dire, molto meno nel fare”.
Infine l’ultima stoccata. “Ricordiamo loro che il fare non è frutto dell’improvvisazione ma del lavoro, in particolare della programmazione, che risulta essere assente in questa Amministrazione. Soprattutto, ci preme sottolineare – conclude il gruppo di centrosinistra in Comune – per chi ripete a parole che questo paese deve puntare per il suo sviluppo economico sul turismo, che questo disservizio sia fortemente penalizzante sia per l’immagine del paese che in questo periodo ospita numerosi turisti, sia le attività commerciali e produttive che lavorano con i turisti”.