«ALI Abruzzo supporta e condivide le ragioni delle proteste nelle aree interne della nostra regione, per la mancanza di ambulanze medicalizzate in Alto Sangro». Lo dichiara il direttore Alessandro Paglia, a proposito dell’iniziativa promossa da Cgil, Comitato Cittadini Territorio – Ponte del Giovenco e Osservatorio Sanità Alto Sangro.

«Pensiamo a cosa significhi una sola ambulanza, senza medico, per servire un territorio che arriva anche a 70mila presenze nei picchi turistici, con l’ospedale più vicino a più di 30 chilometri. Andiamo a spiegare a quelle persone il perché sono aumentate le tasse, per una sanità che non vedono. Purtroppo è chiaro – prosegue Paglia – che le mancanze non si concentrano solo in quel territorio, ma sono relative a una porzione ben più vasta di Abruzzo, e riguardano anche ad esempio l’assistenza sanitaria di base e la disponibilità di medici di famiglia. Sforzarsi di istituire un qualche incentivo di sostegno alla residenzialità nelle aree interne è del tutto inutile se mancano i servizi di base, e il diritto alla salute è il principale di questi. Rinnoviamo la richiesta, già formulata in occasione dell’approvazione dell’aumento delle aliquote fiscali per colmare parte del disavanzo sanitario, a un confronto nel merito per individuare assieme – Regione, amministratori, portatori di interesse – i migliori strumenti per rispondere alla crisi della sanità in Abruzzo, a cominciare evidentemente dalle aree interne».