Un confronto costruttivo, dialettico, tra due visioni diverse, ma non necessariamente contrastanti, dell’apicoltura: «quella nuda e pura del naturalista e quella zootecnica dell’agronomo».
Sono queste le premesse dell’incontro a tema che si avrà il prossimo sabato 4 luglio a Castel del Giudice nell’ambito del’assemblea annuale dell’associazione Apiario di comunità. Una realtà, quella dell’apiario in comune di Castel del Giudice, che attira le attenzioni anche degli studiosi del settore apistico.
Il programma dell’evento-convegno prevede alle ore 10,30 il saluto ai presenti da parte del sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile, del direttore di Legambiente Molise, Andrea De Marco, di Gianni Caruso, della Banca di Credito Cooperativo di Roma, cioè dell’istituto di credito che ha previsto dei tassi agevolati per gli apicoltori che ruotano attorno al progetto apiario di comunità, e di madre Salome Gomez, priora dell’abbazia di Castel San Vincenzo.
Dopo i saluti si entra nel vivo del confronto, alle ore 10,45 circa, con l’intervento di una vera e propria autorità nel mondo dell’apicoltura italiana e dell’apidologia, il professor Paolo Fontana, della Fondazione Edmund Mach. A seguire, dopo l’intervento di Fontana che parlerà della visione naturalistica dell’apicoltura, la presentazione del marchio “Miele dell’Apiario di Comunità” da parte di Riccardo Terriaca, del Gruppo Apistico Volape. Dalle ore 12 è previsto il dibattito al termine del quale le conclusioni dell’evento, affidate al professor Antonio De Cristofaro, altro “faro” nel campo degli studi sulle api, dell’Università degli studi del Molise e presidente del gruppo Volape. Modera i lavori la giornalista Adelina Zarlenga.