CAMPOBASSO – Il Movimento Regionale dei Cristiano Sociali del Molise reputa necessario aprire un confronto istituzionale interregionale e nazionale sull’appello lanciato dal vescovo della diocesi di Trivento Domenico Scotti e sottoscritto da tutti i parroci interessati delle comunità locali sparse tra le Province di Chieti, Campobasso e Isernia.
I temi posti meritano un attento approfondimento per misurarsi insieme su soluzioni possibili a tutela del futuro di vaste aree montane e collinari alle prese con un atavico spopolamento connesso sia con l’assenza di opportunità di lavoro che con tagli progressivi ai servizi pubblici.
Occorre aprire una riflessione con il Governo Nazionale e nel caso di specie con le Regioni Abruzzo e Molise, per invertire le politiche perseguite negli ultimi decenni e orientare investimenti verso le zone interne e svantaggiate attraverso premialità aggiuntive e misure mirate a valorizzare la peculiarità di sviluppo di quei territori.
La recente manifestazione dei tassisti romani in difesa dell’ospedale di Agnone conferma un esteso livello di sensibilità e solidarietà verso le nostre comunità, ma è opportuno scrivere a quattro mani i progetti per il rilancio delle aree montane, unendo le forze locali con quelle delle due regioni, in modo tale che tutti insieme si vada a sollevare il problema a Roma sul tavolo del Governo.
Questa sfida per il diritto al futuro di vasta parte delle zone interne appenniniche, è una sfida che può essere vinta se ci si da la mano e si lavora insieme con spirito costruttivo e obiettivi condivisi.
Per questa ragione il Movimento sostiene convintamente la sollecitazione della diocesi di Trivento ed auspica l’attuazione di un percorso istituzionale unitario che trasformi quell’appello in una proposta per il futuro su cui chiamare il Governo a dare risposte in termini di presenza di servizi pubblici essenziali al di là di parametri, norme e cavilli.