TORREBRUNA – «L’ambulatorio non è troppo freddo, ma semplicemente è poco riscaldato. Non è un gioco di parole ma è giustificazione che il Sindaco di Torrebruna, Cristina Lella, ha portato alla notizia della nostra interrogazione regionale sull’impossibilità del pediatra comunale di visitare i bambini residenti perché impossibilitato dal freddo del locale».
Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi, costretto a tornare sulla singolare vicenda di Torrebruna: il pediatra non visita più i bambini perché la stanza adibita ad ambulatorio è troppo fredda. Nei giorni scorsi, dopo il lancio della notizia da parte dell’Eco, l’esponente del M5S aveva presentato una interrogazione in Regione per vederci chiaro sulla vicenda.
Il giorno dopo, sulle pagine di un quotidiano cartaceo, il sindaco di Torrebruna (in alto nella foto accanto al consigliere regionale Alessio Monaco, ndr) ha replicato a Smargiassi, minimizzando l’intera vicenda (accanto la foto dell’articolo pubblicato su Il Centro, ndr).
«Il sindaco Lella – riprende Smargiassi – sostiene di essere stato stupito dalla nostra interrogazione che viene definita sul quotidiano il Centro “polemica politica”. Io ritengo che oggi il sindaco, proprio grazie al M5S che ha messo il focus sulla questione, ha preso pubblicamente l’impegno di incontrarsi con il pediatra e trovare una nuova struttura all’interno del comune dove visitare i piccoli pazienti o addirittura di spostare l’ambulatorio nella sede della comunità montana dove risiede anche il 118. A volte anche se non è facile pronunciare le parole che ci danno ragione, i fatti che scaturiscono dalle nostre azioni valgono più di mille ammissioni o ringraziamenti. Ci auguriamo che la stessa “spinta” ricevuta per la questione del pediatra il sindaco di Torrebruna la trovi per parlare delle numerose criticità del territorio che amministra, come le frane e le guardie mediche, su cui ad oggi risulta un silenzio imbarazzante del primo cittadino che prende voce solo esclusivamente quando qualcuno, fortunatamente, mette in evidenza le gravi mancanze di questo piccolo Comune. Noi continueremo a dar voce anche ai soli due neonati».
E in chiusura l’affondo finale: «Alla sindaca vorrei suggerire che si vendono le stufetta elettriche a quindici euro. Visto che ci sono solo “due lattanti” e che il pediatra ci va “una sola volta a settimana” la spesa si può affrontare».