«Anche Hermes è rimasto perplesso… Ieri, mentre andavo a caccia, passando in un prato al limitare del bosco, posto usuale di rientro dei tordi, noto a terra, in pochi metri quadrati, una notevole quantità di bossoli. Li ho raccolti tutti insieme e poi me li sono messi in tasca e li ho gettati nella spazzatura una volta tornato a casa. Posso capire che ci possano essere difficoltà nel raccogliere i bossoli all’interno di un bosco o tra le sterpaglie, ma su un prato sono ben visibili. Purtroppo chi si comporta così è la rovina della nostra categoria. Perché è per colpa loro se siamo visti come distruttori e menefreghisti».
Inizia così lo sfogo del presidente dell’Ambito territoriale di caccia del Vastese, Antonio Campitelli, che si è reso protagonista, nei giorni scorsi, di un bel gesto di bonifica ambientale. Il dirigente regionale della Libera Caccia Abruzzo ha infatti raccolto i bossoli che altri sedicenti cacciatori, in realtà dei volgari zozzoni, avevano invece lasciato sul terreno. Una buona pratica, quella del presidente Campitelli, che diventa un esempio da seguire e una reprimenda per i cacciatori che lasciano sporco attirando sull’intera categoria i giudizi negativi dell’opinione pubblica. Tra l’altro l’episodio raccontato da Campitelli arriva proprio a ridosso dell’iniziativa nazionale lanciata dall’onorevole Pietro Fiocchi finalizzata a rendere i cacciatori e i pescatori delle «sentinelle dell’ambiente».
«Possibile che siate così stupidi da non capire che così facendo state arrecando un danno a tutta la categoria, all’ambiente in cui pratichiamo la nostra passione, agli animali che andiamo a cacciare, ma soprattutto ai vostri figli, al mondo che lascerete loro. – continua nel suo sfogo Campitelli – La caccia deve essere prima di tutto rispetto per l’ambiente e per gli animali che si cacciano. E voi così facendo non avete rispetto nemmeno per voi stessi. Da rappresentare di una categoria sono schifato da questi gesti riprovevoli, che a causa di pochi scriteriati, gli effetti negativi si ripercuotono su tutti noi cacciatori facendoci passare per quello che non siamo. Nei prossimi giorni farò qualche giretto di perlustrazione sul territorio e se vedrò cose del genere chiamerò immediatamente i corpi di vigilanza addetti al controllo affinché questi stupidi vengano almeno sanzionati».
Francesco Bottone