«Dopo i gravissimi danni che i cinghiali stanno provocando alle colture ed all’intero comparto agricolo regionale, ci si mettono anche le condizioni climatiche. Il caldo anomalo di questo strano inverno, infatti, sta mettendo a dura prova l’agricoltura molisana tanto che se non arriveranno presto le piogge e il freddo si rischia di perdere gran parte della produzione della stagione 2020». A lanciare l’allarme è Coldiretti Molise che ormai da settimane sta monitorando il territorio raccogliendo un po’ ovunque le preoccupazioni degli imprenditori agricoli.
«Dai cereali alla frutticoltura è a rischio l’intera produzione del 2020 – spiega il direttore regionale di Coldiretti Aniello Ascolese – il caldo anomalo che va avanti ormai da mesi sta provocando danni ingenti al settore agricolo. Un esempio su tutti – spiega il direttore di Coldiretti – ci è dato dalle colture cerealicole. I nostri imprenditori hanno infatti dovuto ritardare la semina di oltre due mesi a causa della durezza del terreno rimasto arido e dunque impossibile da lavorare per insufficienza di piogge autunnali e adesso che finalmente si è riusciti a seminare i semi stanno perendo nel terreno per la mancanza di piogge».
«Il problema – prosegue Ascolese – potrebbe addirittura aggravarsi se dovessero arrivare delle forti piogge improvvise perché, in questo caso, la violenza dell’acqua trascinerebbe via i semi impedendo loro di germogliare o spazzando via quelli che hanno cominciato a spuntare dal terreno. Fin qui la mancanza di acqua ma le preoccupazioni non si esauriscono qui. Il caldo anomalo di questo pazzo inverno ha fatto si che molti alberi da frutto si stiano risvegliando dunque fra non molto fioriranno. Una fioritura adesso è rischiosissima – spiega ancora Aniello Ascolese – perché in caso di gelature, possibilissime anche fino a marzo, brucerebbe i fiori azzerando di fatto l’intera produzione».