I carabinieri forestali della stazione di Venafro hanno denunciato a piede libero due uomini, appartenenti al medesimo nucleo familiare, responsabili dell’abbandono e della morte di una cagnolina meticcia di tre mesi di età.
Il povero animale era stato ferito a seguito di un investimento e gli insensibili proprietari lo hanno abbandonato in aperta campagna, omettendo di assicurargli le cure veterinarie necessarie a salvargli la vita. Dopo due ore moriva di stenti, tra atroci sofferenze. I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Venafro hanno riservato le migliori energie per un’indagine complessa e molto coinvolgente, durata parecchi giorni, che partiva da pochi elementi, ma alla fine sono risusciti a risalire all’identità delle due persone che dovranno rispondere dei reati di abbandono e uccisione di animale, rischiando di dover scontare una pena detentiva.
«Si tratta di un episodio che, oltre a comportare la violazione di norme penali, rappresenta un gesto di assoluta inciviltà, crudeltà e arretratezza culturale. – spiega il tenente colonello Gianluca Grossi, comandante del gruppo Forestale di Isernia – L’abbandono degli animali è un argomento di estrema attualità, soprattutto nel periodo estivo. La stragrande maggioranza degli animali abbandonati è destinata a morire nel giro di pochi giorni. Quelli che sopravvivono, invece, incrementano le fila dei numerosissimi randagi che popolano gli ambienti urbani o finiscono in canile. È importante quindi incentivare nel cittadino condotte eticamente corrette attraverso la lotta all’insensibilità, al cinismo e alla crudeltà nei confronti degli animali e diffondere la cultura responsabile della detenzione dell’animale».