I carabinieri del nucleo informativo del provinciale de L’Aquila, dell’Ispettorato del lavoro e della stazione di Montereale, insieme ai colleghi della divisione anticrimine della Questura, hanno eseguito un mandato di arresto europeo (M.A.E.) nei confronti di un 46enne macedone su cui pendeva l’ordine di arresto ai fini estradizionali.
L’uomo, trovato in attività lavorativa all’interno di un cantiere edile nell’Alto Aterno, è stato rintracciato durante i controlli stabiliti concordemente con la Prefettura dell’Aquila e volti al monitoraggio delle imprese operanti nella ricostruzione post-sisma.
Il mandato, a valenza internazionale, disposto lo scorso autunno dalla magistratura macedone, interviene dopo che il 46enne subisce una condanna a un anno di reclusione per incendio doloso, danneggiamento e lesioni personali, i cui fatti, commessi in una cittadina a nord ovest del paese balcanico, risalgono ai primi mesi del 2022.
L’arresto del cittadino straniero, che non pregiudica l’esercizio del cantiere controllato, è stato possibile anche grazie al coordinamento con la Direzione Centrale di Polizia Criminale di Roma – Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
Al termine delle attività di foto-segnalamento e redazione degli atti di polizia, l’arrestato è stato trasferito presso la casa circondariale della città dove rimarrà a disposizione dei competenti organi di Giustizia.
Gli atti relativi all’esecuzione del Mandato di Arresto Europeo sono stati messi a disposizione della Procura Generale e del Presidente della Corte di Appello dell’Aquila che, in base agli accordi tra l’Italia e la Macedonia, decideranno sulle modalità di consegna dell’arrestato.