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  • Caritas chiama, l’Eco risponde: abbonamenti devoluti per l’emergenza in Ucraina

    Non abbiamo monumenti da illuminare di giallo e di blu; siamo un giornale. E inserire sui nostri canali social la bandiera dell’Ucraina in segno di solidarietà, quella di facciata e gratuita, ci è sembrato davvero troppo poco, quasi offensivo rispetto a ciò che sta accadendo ad Est. Non ci interessa prendere posizione per gli uni o per gli altri, né ci avventureremo in analisi geopolitiche che non ci competono perché siamo una testata giornalistica locale. La guerra alle porte dell’Europa, tuttavia, non può lasciaci indifferenti, anche se siamo solo dei “cronisti di montagna“.

    Il direttore dell’Eco dell’Alto Molise e Vastese, Maurizio d’Ottavio

    Dopo la canonica riunione di redazione del mattino, con il direttore Maurizio d’Ottavio, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo chiesti: cosa facciamo, in concreto, per l’emergenza in Ucraina? Perché a dispetto del mestiere che facciamo, siamo di poche chiacchiere. Preferiamo i fatti. E così abbiamo deciso di rispondere, con una piccola donazione da parte della nostra testata giornalistica, all’appello lanciato dalla Caritas diocesana di Trivento, dall’instancabile don Alberto Conti.

    Con una semplice operazione abbiamo devoluto il corrispettivo in denaro di una quindicina di abbonamenti al nostro giornale on line alla Caritas diocesana. Una piccola cifra, certo, un piccolo gesto, fatto da un piccolo giornale di provincia e di montagna. Ci piace però pensare che il nostro modesto obolo sarà quella goccia nel mare della solidarietà concreta che permetterà alla Caritas Ucraina di fornire, sin dai prossimi giorni, generi alimentari, prodotti per l’igiene e medicinali, acqua potabile, coperte e vestiti alle famiglie, ai bambini, ai profughi che vivono lì, sul posto, la sciagura della guerra.

    Non è un vanto, ma un atto dovuto, in coscienza, quello che abbiamo fatto noi dell’Eco. E ne scriviamo, dandone conto ai nostri lettori, non certo per fare come il fariseo, che prega stando dritto al centro del tempio per farsi vedere, ma solo nella speranza di essere d’esempio e di sprone per altri potenziali donatori e benefattori.

    La redazione dell’Eco

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