«Le comunità delle aree interne della provincia di Chieti hanno bisogno di più sanità pubblica e non dei bluff del direttore generale della Asl 2. Esprimo la mia critica riguardo l’organizzazione del servizio di Casa della Salute Mobile, attualmente in vigore nella provincia di Chieti: benché l’iniziativa sia mirata a portare i servizi sanitari prevalentemente ai residenti dei comuni più periferici, ritengo che la modalità di gestione del servizio sia gravemente difettosa e non risponda efficacemente alle esigenze della popolazione anziana e vulnerabile di molti piccoli paesi».
Così Arturo Scopino, sindaco del Comune di Montelapiano e vicepresidente della Provincia di Chieti, all’indirizzo del direttore generale della Asl.
«Nonostante l’intento di rendere più accessibili i servizi sanitari, come annunciato in fase di presentazione dal direttore generale Thomas Schael, i fatti dicono altro: per accedere alla Casa della Salute, le persone anziane dei paesi dove il camper non arriva sono costrette ancora una volta a spostarsi con mezzi privati per raggiungere i servizi. Inoltre, la Casa della Salute mobile fa tappa anche in città e paesi dove sono presenti già delle strutture ospedaliere, a discapito dei comuni dove in alcuni casi manca finanche un presidio di medicina generale» continua Scopino.
«A questo punto sarebbe stato più opportuno potenziare gli esami e le visite net distretti sanitari territoriali già esistenti, come quello di Villa Santa Maria ad esempio: un approccio che avrebbe permesso di sfruttare meglio le infrastrutture sanitarie già esistenti, riducendo al contempo il disagio e gli oneri logistici per i pazienti, costretti comunque a muoversi con le auto per raggiungere i paesi scelti dalla Asl2 per ospitare le attività del poliambulatorio mobile».
«Sebbene l’iniziativa della Casa della Salute Mobile abbia l’intento lodevole di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari, la sua attuazione sembra essere disconnessa dalle reali esigenze della popolazione anziana delle aree interne della provincia di Chieti, ancora una volta il direttore della Asl2 Thomas Schael si dimostra scollegato dalla realtà territoriale per cui è chiamato a gestire la sanita pubblica: lo invitiamo a riconsiderare attentamente il modo in cui il servizio viene attuato per garantire una vera e propria inclusione e accessibilità per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica o condizione socioeconomica» chiude Scopino.