La Giunta regionale del Molise approva il “Disciplinare sulla caccia al cinghiale”. L’assessore Cavaliere: «Traguardo importante. Atteso da oltre venti anni, diviene punto di riferimento per la sicurezza di tutti e la difesa di ambiente e territorio».
Il documento appena approvato «consentirà di avere nozione della presenza dei cacciatori sul territorio, del prelievo sulla specie, oltre ovviamente a garantire l’incolumità dei partecipanti, il rispetto dell’ambiente e a contenere il più possibile i danni arrecati alle colture agrarie dall’eccessiva presenza di ungulati» spiegano dall’assessorato. «L’obiettivo finale consiste nel riequilibrare il numero di cinghiali e creare quindi una densità compatibile con lo sviluppo del territorio, la gestione è invece affidata agli Ambiti Territoriali di Caccia di Campobasso, Isernia e Termoli»
«Si tratta di un traguardo importante, – commenta l’assessore regionale Nicola Cavaliere – atteso da oltre vent’anni e che consente di allineare il Molise al resto d’Italia. Il Disciplinare – spiega – non solo regola le funzioni e i compiti delle cosiddette “squadre”, ma diviene un fondamentale punto di riferimento per la conservazione e tutela del patrimonio ambientale e la sicurezza dei cittadini, in particolar modo gli amanti dei boschi e della natura».
Tra le altre cose il disciplinare prevede che «le squadre saranno composte da un minimo di 8 (otto) componenti per le battute nei giorni festivi e prefestivi e almeno 5 (cinque) componenti per le battute nei giorni feriali fino ad un massimo di 30 (trenta) cacciatori, compresi i battitori e conduttori di cani. Uno stesso nominativo può far parte solamente di una squadra, o limitatamente essere ospite in altre squadre». Viene inoltre introdotto l’obbligo «di apporre bottoni auricolari o fascette sui capi abbattuti».
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