CELENZA SUL TRIGNO – Riceviamo dal movimento “Insieme per Celenza” e pubblichiamo il seguente comunicato:
Non bastava individuare, da parte dei quattro sfiducianti, nell’ex sindaco Andrea Venosini, la figura da demolire politicamente; l’obbiettivo successivo è distruggere il Movimento Insieme per Celenza, solo perché ha analizzato con senso critico quanto compiuto da loro. La sede del Movimento Insieme per Celenza, l’aggregazione di persone, il cuore pulsante delle scelte decise condivise e portate avanti, ora per i quattro sfiducianti sembra non rappresentare più tutto questo, in quanto sempre a detta loro, gli sfiducianti stessi rappresenterebbero l’80% dell’elettorato del Movimento Insieme per Celenza s. T.. Forse la matematica non è proprio la loro materia preferita, in quanto sia la maggioranza del Movimento Insieme per Celenza s. T. sia le altre forze politiche attive sul territorio celenzano, hanno giustamente criticato quanto da loro fatto. Il loro gesto sprovveduto e non condiviso, all’interno del movimento stesso, ha prodotto delle macerie, sotto le quali hanno cercato di seppellire il Movimento Insieme per Celenza s. T. ma inevitabilmente ne sono rimasti schiaccianti loro stessi. Allora si che ha proprio ragione Daniele Silvestri nel cantare “… più basso di così non si poteva andare …. c’è solo da scavare”. Da tempo ormai, all’attenzione di molti concittadini non è sfuggito il loro vagare alla ricerca di nuovi contenitori politici per il futuro, con l’unico obbiettivo di precludere all’ex sindaco Andrea Venosini una terza candidatura, che precisiamo lui non ha mai né palesato né chiesto. Ci chiediamo come possa essere possibile un cambio repentino di opinione da parte dell’ex consigliere Antonio Antenucci sull’ex sindaco Andrea Venosini il quale diceva che: “… un sindaco meglio di Venosini Celenza non lo ritroverà mai!…”. Per qualcuno di loro, precisamente l’ex consigliere Luigi Valentini, nonché ex capogruppo del Movimento Insieme per Celenza s. T. in consiglio comunale, la sede stessa del Movimento poteva chiudere, non curando il parere dei 416 elettori ma soprattutto non curando il più semplice ma forse impegnativo dei processi democratici: IL DIALOGO. Dopo tanto girovagare da parte dei quattro sfiducianti, alla ricerca di un approdo, la loro scelta è stata delle peggiori ed è sotto gli occhi di tutti, salvo il rispetto per un gruppo di giovani di cui solo oggi si apprende dalla stampa l’esistenza e la voglia di fare. Tutti si chiedono come i quattro sfiducianti possano condividere un nuovo progetto politico, per il futuro di Celenza s. T., con le persone con cui sono state in antitesi per ben nove anni. Se questa non è FOLLIA allora è DISPERAZIONE! La chiusura verso il Movimento Insieme per Celenza s. T. dei quattro sfiducianti è stata così ermetica che nessuno e ripetiamo nessuno è mai venuto a conoscenza in anticipo del loro scellerato gesto! Gesto che contrariamente a quanto affermato dall’ex consigliere Luigi Valentini poteva essere evitato. I consiglieri non eletti avevano, infatti, dato la loro più ampia disponibilità, nella peggiore delle ipotesi anche a fronte di sacrifici, a subentrare nella compagine di maggioranza al fine di portare avanti responsabilmente i tanti progetti in corso ed i tanti altri da avviare. Non possiamo non riprendere il passaggio dell’ex consigliere Antonio Antenucci che definisce lui ed i restanti tre sfiducianti come “… quattro gioielli …”, come la migliore classe dirigente; ma l’ex consigliere sembra dimenticare però l’intero Movimento Insieme per Celenza s. T., partendo da tutti i consiglieri eletti e non eletti sin dal 2007, ulteriore testimonianza che il gruppo composto dai “… quattro gioielli …” era entrato in un circolo vizioso, autoesaltativo ed autocelebrativo. Prosegue inoltre l’ex consigliere Antonio Antenucci parlando di problematiche personali che si sono riversate sull’attività amministrativa, a testimoniare la loro incapacità politica di separare le due sfere, a cui si aggiungono pericolose allusioni sull’operato amministrativo dell’ex sindaco Andrea Venosini che se così fossero devono essere oggetto di denuncia.
Il Movimento Insieme per Celenza s. T.