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  • Celenza, Di Laudo: «Sarò il sindaco di tutti»

    CELENZA SUL TRIGNO – Sindaco di tutti, aperto all’ascolto, pronto alla  dialettica democratica per un confronto  di idee e programmi quale alimento della democrazia che fa maturare la società, inizio di una nuova storia che riporti Celenza  allo spazio che merita nel panorama che ci accomuna ai paesi vicini, innovazione e cambiamento, appello alla collaborazione: questi sono in sintesi  gli obiettivi illustrati dal nuovo sindaco Walter Di Laudo  nell’incontro di ringraziamento  alla cittadinanza, nei giorni scorsi, in piazza del Popolo.

    Un grazie di cuore e una conferma degli impegni assunti; non deluderà innanzitutto gli elettori  che hanno condiviso l’idea di paese proposta dalla lista “Uniti si Rinasce”, che saprà riconoscere quanto di buono è stato fatto senza mai porsi nella posizione di chi ha giudicato tutto sbagliato quello realizzato in precedenza.walter-nel-discorso

    La maggioranza della popolazione ha creduto alla determinazione della lista “Uniti si Rinasce”, alla sua convinzione di realizzare il programma proposto e di assicurare la pace e il benessere sociale, di affidarle, cioè, i suoi sogni e le idee che tornino a beneficio del paese.

    Si è sindaco di tutti quando si parla con tutti i cittadini, non importa in qual luogo, si ascoltano  e si accolgano i suggerimenti, quando si bandiscono risentimenti personali e conti da regolare.

    La politica ha bisogno di nutrirsi di sentimento e passione. Non si possono fare miracoli, ma far respirare un’aria diversa che migliora il cuore, quel simbolo entro il quale è stata racchiusa questa piazza, è doveroso. La campagna elettorale condotta senza toni esasperati e offensivi ha dato i suoi frutti.

    Maggioranza e opposizione sono espressione della cittadinanza, rappresentano la volontà dei loro elettori, e quindi l’appello alla collaborazione da parte di tutti. L’appello a tutti a rimboccarsi le maniche scaturisce da chi ha una concezione seria della politica, quella che va a servizio di tutti. Non guerre  né schermaglie politiche, quindi, ma apertura all’accoglimento delle idee che siano buone. Da qui la sollecitazione all’opposizione di contribuire in modo costruttivo.

    Niente va fatto senza l’ aiuto dei celenzani,  ognuno dei quali deve  sentirsi coinvolto da far presenti anche gli errori.

    “Sarò sempre  uno di voi  innamorato del paese che ha  voglia di rinascere”.

    Una vita, ricorda Di Laudo, dedicata al paese con i suoi impegni in feste patronali, amministrazione, politica, società sportiva, in campo culturale.

    Francesca 2

    I giovani soprattutto, la cui voce è stata affidata a Francesca Antenucci,  vogliono perseguire l’obiettivo di un paese culturalmente avanzato, di organizzare momenti culturali di spessore, come nel passato.

    Tre personaggi della storia celenzana ha voluto ricordare, quelli che maggiormente hanno influito sulla sua formazione: i sindaci Remo Cieri e Armando Felice e il consigliere provinciale don Elio De Aloysio; da loro ha preso passione,  saggezza e pacatezza.

    Un ringraziamento particolare, visibilmente commosso,  alla sua famiglia che lo ha incoraggiato e più di tutti, il papà Nicola, attualmente non in buona salute, che, ripensando al percorso di una vita del suo figliolo ormai maturo per la carica più importante del paese, e certamente con una punta di orgoglio, è stato determinante nella decisione: devi fare il sindaco!  Commovente l’abbraccio in piazza.

    Ecco il senso del bel discorso politico: sentimento e non risentimento. Uniti si rinasce!

    Rodrigo Cieri

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