AGNONE. Si allarga il fronte del no in merito alla realizzazione di un impianto a biometano lungo la provinciale 74 tra Agnone e Belmonte del Sannio. Dopo la presa di posizione contraria dei gruppi di minoranza a Palazzo San Francesco e del consigliere regionale, Andrea Greco che a breve convocheranno un incontro pubblico con la cittadinanza, anche i comuni limitrofi di Belmonte del Sannio e Poggio Sannita si dicono pronti a frenare il progetto. In particolare il sindaco Anita Di Primio nelle prossime settimane ha annunciato la convocazione di un consiglio comunale monotematico che partorirà un documento unitario nel quale verrà rimarcato la disapprovazione all’iniziativa. Inoltre la protesta a stretto giro di posta potrebbe coinvolgere le amministrazioni di Pietrabbondante, Capracotta e Vastogirardi. Nel frattempo da indiscrezioni sembrerebbe che la Soprintendenza del Molise sarebbe intenzionata a dare parere favorevole all’installazione della centrale a biomasse che nascerebbe sul terreno di un privato. Va ricordato che in un recente passato la Soprintendenza si era espressa negativamente sulla possibilità di realizzare l’impianto causa alcuni vincoli di natura archeologica. Tuttavia oggi l’originale progetto ha subito alcune modifiche geografiche che potrebbero far pesare l’ago della bilancia in favore della società romana “Circeo Agricola srl” intenzionata ad andare avanti per far nascere il primo impianto a biometano in alto Molise. L’investimento previsto sarebbe pari a circa 3,5 milioni di euro con ricadute occupazionali di almeno dieci unità.
Centrale a biomasse in alto Molise, si allarga il fronte del “no”
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