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  • Cinghiale: sospesi i prelievi selettivi nel Vastese

    SONO appena cinquantanove i cinghiali abbattuti in totale su tutto il territorio del Vastese  nel corso dei due mesi di prelievi selettivi. 

    Precisamente si tratta di ventotto adulti, ventisette sub adulti (classe 1) e quattro classe zero, cioè i nati nell’anno. Il piano di prelievo, dunque, che prevedeva l’abbattimento di novanta cinghiali, non è stato completato. Da ieri, però, i prelievi selettivi sono sospesi.

    Carabine nell’armadio blindato, dunque, aspettando un cenno dalla Provincia e dall’assessore competente Franco Moroni. L’ente chietino, infatti, potrebbe prorogare gli interventi nelle zone dove sono maggiori i danni all’agricoltura, come la zona di Gissi o di Vasto-Casalbordino sono sono numerosi gli impatti della fauna selvatica con le autovetture. Una proroga che tuttavia potrebbe non arrivare vista l’imminente apertura della stagione venatoria, anche se, a ben vedere, l’inizio del prelievo del cinghiale con il metodo della braccata è previsto solo per il 2 ottobre prossimo. Pessolano e i selecontrollori

    «Come previsto – spiega Angelo Pessolano (primo a sinistra nella foto accanto, ndr), supervisore delle attività di selecontrollo nell’Atc Vastese – e in base al piano di abbattimento cinghiale dell’ATC Vastese ed al piano triennale della provincia di Chieti in nome e per conto dell’assessorato provinciale e dell’ufficio caccia comunico che  con la giornata di ieri si è conclusa la prima fase degli abbattimenti selettivi al cinghiale. La Provincia sospende per effettuare il controllo dei numeri degli abbattimenti per classe di età e sesso e entro una settimana deciderà se proseguire, come e dove. Da oggi stesso nessuno è più autorizzato ad effettuare abbattimenti, qualora ciò accadesse sarebbe certamente un atto di bracconaggio».

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

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