La prima bozza del calendario venatorio della Regione Abruzzo già fa discutere. La Confederazione degli agricoltori d’Abruzzo ha inviato una nota indirizzata al vice presidente della Regione e assessore alla Caccia e Agricoltura, Emanuele Imprudente, sottolineando alcune palesi incongruenze del Regolamento ungulati rispetto al Piano faunistico venatorio varato solo qualche mese fa. Nella fascia gialla sulla cartina pubblicata in basso, considerata “area non idonea” alla presenza del cinghiale, dove si registrano i maggiori danni alle colture e numerosi incidenti stradali, la Regione vorrebbe assegnare le zone alle varie squadre per cinque anni. Una proposta che la Cia contesta, perché secondo l’associazione agricola le squadre, in tal modo, non sarebbero incentivate ad abbattere cinghiali, bensì farebbero una gestione conservativa della specie cacciabile e invasiva. Una rotazione tra le squadre, invece, anche annuale, secondo Cia, avrebbe maggiore efficacia.
«Gli agricoltori con la crisi economica in atto e le conseguenze nefaste del perdurare della siccità sono ormai allo stremo. – spiega il presidente della Cia Abruzzo, Nicola Antonio Sichetti – Come ogni anno in questo periodo si acuisce il problema dei danni da cinghiale alle colture agricole che deve essere fortemente contrastato.
Il calendario venatorio 2022-2023, che si sta predisponendo, può essere un utile strumento per definire delle modalità d’intervento per ridurre la consistenza della specie sul territorio. Nel PFVR, sono individuate le aree non idonee (giallo) per il cinghiale dove la presenza della specie è da ritenere non compatibile con le attività umane e la gestione deve avere l’obiettivo del contenimento.
In tali aree oggi ricadono in gran parte le aree vocate previste dal RR 1/2017 con le relative zone di caccia assegnate alle squadre di cacciatori per cinque anni, in particolare per le province di Teramo, Pescara e Chieti. Il Regolamento regionale ungulati individua un periodo massimo di cinque anni per l’assegnazione delle zone alle squadre di caccia. Mettere a rotazione le squadre su questo territorio, nella prossima stagione venatoria, senz’altro contribuirà alla riduzione della presenza della specie. Con il calendario venatorio è quindi possibile eliminare l’incongruenza tra PFVR e Regolamento. Lo stesso principio vale anche per la caccia di selezione, gli operatori devono ruotare liberamente su tutto il territorio, vocato e non, per ottenere dei risultati concreti.
La L.R. 28 gennaio 2004, n. 10, all’art. 43 prevede che “la Giunta regionale, sentita la Consulta regionale della caccia e previo parere dell’OFR, pubblica entro e non oltre il 15 giugno, il calendario e le norme regolamentari per l’intera stagione venatoria nel rispetto di quanto stabilito dalla vigente normativa”. La proposta di modifica suggerita, inserendo delle norme regolamentari nel calendario venatorio 2022-2023, è la seguente ( in corsivo l’integrazione al CV):
Capo A)
Cinghiale (Sus scrofa): dal 1ottobre al 31 dicembre 2022. La caccia è consentita secondo le prescrizioni contenute nel Regolamento Regionale n. 1 del 4 maggio 2017 4 e s.m.i. Per la caccia di selezione al cinghiale nella Regione Abruzzo si rinvia all’art. 18 della Legge 157/92 e dall’art. 11- quaterdecies, c.5, della Legge 248/2005. Per le zone di caccia al cinghiale delle aree vocate di cui al RR 1/2017, che ricadono nelle aree non idonee, così come individuate nel PFVR, il periodo di assegnazione della zona alla squadra di caccia interessata è di un giorno. Solo quando è terminata la rotazione di tutte le squadre nella zona medesima la prima squadra assegnataria può tornare a cacciare in essa. È fatto divieto alle squadre di operare congiuntamente nei territori loro assegnati.
Capo B) punto 4
- CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE La caccia di selezione è regolata dall’art. 18 della Legge 157/92 e dall’art. 11- quaterdecies, c.5, della Legge 248/2005. In merito al periodo di inizio e fine della caccia di selezione la Regione Abruzzo acquisisce parere dell’Ispra. I piani di abbattimento redatti dagli ATC sono sottoposti a parere vincolante dell’Ispra. L’ATC per la caccia di selezione nelle zone vocate e non vocate dispone la rotazione dei cacciatori di selezione indipendentemente se appartenenti o meno ad una squadra di caccia al cinghiale di cui al RR. 1/2017».