Il Tribunale Ammnistrativo della Campania ha annullato il «Piano Cinghiali» della regione Campania, con sentenza del 21 maggio 2019, accogliendo il ricorso del Wwf Italia. A darne notizia il quotidiano “Il Mattino” che scrive: «Il Piano annullato – spiega il Wwf – prevedeva infatti “interventi di controllo della popolazione di cinghiali” anche nelle aree protette, senza la preventiva valutazione circa gli impatti sulle aree naturali e sulla fauna selvatica protetta. La sentenza è di particolare rilevanza perché stabilisce, tra le prime, che la Vas, “Valutazione ambientale strategica” è obbligatoria anche nei piani che riguardano la fauna selvatica e che non può essere sostituita dalla valutazione di incidenza, che deve sempre essere preceduta dalla Vas». Una decisione, quella dei giudici amministrativi della Campania, che spegne l’entusiasmo degli abruzzesi, in particolare gli agricoltori e gli automobilisti, che avevano salutato con speranza e soddisfazione le parole dell’assessore regionale alla Caccia, Emanuele Imprudente, che aveva appunto ipotizzato interventi di controllo mediante abbattimenti anche dentro le tante riserve che insistono sul territorio, in particolare del Vastese, e che notoriamente fungono da “zone rifugio” per gli ungulati.
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