Rinnovo Comitati di Gestione Ambiti Terrritoriali di Caccia, la Copagri Abruzzo chiede una modifica alla legge 10 del 2004 che consenta anche agli agricoltori di ricoprire il ruolo di presidente degli Atc.
Questa che segue la nota di Camillo D’Amico, presidente regionale Copagri, indirizzata all’assessore regionale Dino Pepe e al presidente della relativa competente commissione Lorenzo Berardinetti.
Egregi Signori,
abbiamo appreso che è in itinere la trattazione delle modifiche alla vigente L.R. 10/2004 inerente la “Normativa organica per l’esercizio dell’attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell’ambiente”.
La notizia è attesa da tempo alla luce delle notevoli modifiche avvenute nel frattempo come l’ applicazione della legge “Del Rio” che ha ridefinito i ruoli e le funzioni delle Istituzioni periferiche con sostanziali sottrazioni a quelle prima in capo alle Province, tra le quali le competenze un tempo trasferite in materia di caccia e pesca, la soppressione del corpo delle Polizia Provinciale oltre che da una diversa situazione economica e sociale rispetto a quando detta norma fu approvata e promulgata.
Nell’ultimo “tavolo verde” di Venerdì 31 Marzo u.s. tenutosi presso la sede dell’assessorato regionale alle Politiche Agricole a Pescara ci è stato anche comunicato che sono state avviate le procedure per il rinnovo dei Comitati di Gestione in alcuni Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C.) già scaduti o prossimi ad esserlo; anche su questo non possiamo che dirci assolutamente in accordo anche perché occorre dare nuova linfa e vitalità a queste strutture di governo e gestione del territorio in materia di pianificazione venatoria, tutela e salvaguardia del territorio e dell’ambiente, attenzione vera e non a parole al comparto agricolo e zootecnico.
Ci preme però formalmente sottolineare quanto già verbalmente abbiamo fatto nella seduta di cui sopra del “tavolo verde”.
In particolare:
– sollecitiamo una sostanziale modifica al disposto del punto 6 dell’articolo 32 della L.R. 10/2004 relativamente al fatto che la presidenza dei Comitati di Gestione degli A.T.C. sia esclusiva della associazioni venatorie. Questo punto per Noi va assolutamente modificato nel senso che la Presidenza dei Comitati di Gestione degli A.T.C. deve e/o può essere anche in capo ad un rappresentante del mondo agricolo. Ciò perché sia per i nuovi compiti e funzioni in capo agli A.T.C. che per il fatto che i comparti agricolo e zootecnico rivestono un ruolo essenziale e primario nel tessuto economico, sociale ed ambientale rappresentando il mondo delle “professioni” e non semplicemente una “passione” come l’arte venatoria.
– Un apertura di riflessione sul numero degli A.T.C. oggi presenti sul piano numerico che riteniamo eccessivi (11). Comprendiamo che un eventuale nuova definizione numerica e delimitazione geografica sarà possibile solo dopo l’approvazione ed entrata in vigore di un nuovo Piano Faunistico Regionale, attualmente in avvio di revisione, ma una riflessione, un confronto ed una discussione con i vari portatori d’interesse in termini preliminari può risultare salutare per una decisione rapida allorquando sarà possibile.
Alla luce di queste considerazioni riteniamo utile suggerire di procedere prima alle modifiche delle parti da cambiare della vigente L.R. 10/2004 e solo dopo andare al rinnovo dei Comitati di Gestione degli A.T.C. concedendo la necessaria prorogatio a quelle scaduti o in via di scadenza senza per questo rinunciare, da parte della regione Abruzzo, all’esercizio del potere sostitutivo verso quegli Ambiti Territoriali di Caccia che palesassero azioni ostili e/o ostative alle decisioni che l’Ente pianifica ed intende attuare a tutela certamente della fauna selvatica ma soprattutto nell’interesse delle attività produttive agricole e zootecniche nonche della pubblica incolumità dei cittadini.
Nella speranza di essere ascoltati ed assecondati, con l’occasione, porgiamo i più vivi e cordiali saluti.
Pescara 7/4/2017
IL PRESIDENTE REGIONALE
(Agr. Camillo D’AMICO)