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  • Crollo ponte sul Sangro, il sindaco Graziani chiede aiuto ai parlamentari: «Serve una ricostruzione lampo»

    Un  incontro  con parlamentari abruzzesi, consiglieri, assessori regionali,  provinciali e sindaci, è stato convocato dal primo cittadino di Paglieta (CH), Ernesto Graziani, per lunedì  28 febbraio, alle ore 18, presso il Teatro comunale di Paglieta. Nel corso della riunione si discuterà sulla programmazione di tutte le azioni necessarie a ripristinare il collegamento viario,  a seguito del crollo del Ponte Guastacconcio, che congiungeva le sponde del fiume Sangro, sulla strada Provinciale 97, nel territorio di Paglieta,  avvenuto la mattina del 13 febbraio, alle 9,20.

    «Una morte annunciata, quella del Ponte di Guastacconcio, e ciò che resta oggi, sono solo macerie e tanta rabbia, perché il disastro  poteva essere evitato:  l’infrastruttura  necessitava, da sempre, di  una costante e continua  manutenzione per la sua messa in sicurezza. E se oggi, una tragedia umana, è stata evitata è anche grazie alle  ripetute grida d’allarme, segnalazioni, appelli,  sulla pericolosità del viadotto, sempre più in agonia, partiti su iniziativa dell’attuale Amministrazione comunale di Paglieta» commentano dal Comune. Infatti, dal 14 dicembre del 2021,  la Provincia di Chieti era intervenuta con un’ordinanza di interdizione del passaggio veicolare e pedonale sul Ponte, su segnalazione del sindaco Graziani,  per un’anomalia,  costituita dall’abbassamento della sede stradale nella parte superiore del ponte. Tale chiusura ha evitato sicuramente conseguenze tragiche in considerazione dell’intenso traffico veicolare che quotidianamente interessava il tratto stradale in questione.


     «Le sorti del Ponte Guastacconcio  riguardano l’interesse collettivo. L’intero Abruzzo». Dichiara il sindaco Ernesto Graziani. «Con questa motivazione chiedo la massiccia  partecipazione di   tutte le autorità invitate  all’incontro previsto il prossimo venerdì. Il viadotto, – ricorda Graziani, – costituisce un’arteria di collegamento tra il versante Nord e la parte meridionale della Val Di Sangro, dove insiste la zona industriale che è sede della più importanti attività artigianali e industriali della Regione Abruzzo. Il crollo del ponte ha provocato l’interruzione della viabilità su un’arteria di vitale importanza per tutta l’economia di un distretto industriale che risulta essere il più apprezzabile di tutto il centro-sud.  L’opera viaria, rappresentava uno dei tre punti di collegamento principali dell’intera area industriale della zona della Val di Sangro, area che ospita aziende di importanza strategica per l’economia nazionale e dove trovano occupazione circa 25 mila lavoratori, nonché innumerevoli attività collegate all’indotto industriale. Inoltre, – prosegue il sindaco – nella zona della bassa Val di Sangro, operano numerose aziende agricole, che in seguito al cedimento del ponte Guastacconcio hanno enormi difficoltà a raggiungere gli appezzamenti di terreno per svolgere le normali attività. Tutto ciò, anche alla luce dei recenti aumenti delle materie prime e dell’energia, sta mettendo in ginocchio sia una macro economia di interesse nazionale legata alla parte industriale della Val di Sangro, che una micro economia costituita  da piccole attività commerciali ed agricole che già dalla chiusura del ponte, disposta prima del crollo, hanno visto ridurre il loro volume di affari di ben oltre il 50 per cento. Di conseguenza,  la situazione che si è venuta a creare è di estrema gravità.  Per tale ragione – conclude Graziani, – riteniamo che si debba intervenire con provvedimenti estremamente urgenti e di tipo emergenziale, procedendo, quindi, alla costruzione di un ponte mobile provvisorio e ad una ricostruzione “lampo” del ponte crollato».

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