AGNONE – Vincenzo Scarano, consigliere di minoranza al Comune di Agnone, chiede il rinvio della nomina dei membri in seno al Consiglio di Amministrazione della fondazione “Per l’Atene del Sannio”. Lo fa alla vigilia del consiglio comunale di domani, mercoledì 27 luglio. La fondazione, tra l’altro, si occuperà del patrimonio culturale della citta. A detta dell’esponente “Agnone Identità e Futuro” l’argomento andrebbe approfondito ulteriormente.
“Ritengo che tale argomento sia molto importante per la collettività, che sia da approfondire e che debba essere rimandato ad altra seduta consiliare, previa opportuna pubblicità e valutazione con l’intera comunità agnonese – esordisce Scarano -. Solo 2 sono i posti assegnati al Comune nel Consiglio di Amministrazione a fronte di 14 privati cittadini che hanno dato vita alla fondazione. Sono perplesso sul percorso fatto dal Comune di Agnone – prosegue l’avvocato – che ha stabilito di essere come ente solo un partecipante istituzionale secondario, anziché il promotore della fondazione che andrà a gestire, una volta completate tutte le procedure, anche il patrimonio immobiliare comunale. Penso che il Comune debba essere il promotore della fondazione perché è suo il compito di gestire il patrimonio pubblico e le entrate che ne verranno. Vista, dunque, la scarsa trasparenza e la mancanza di pubblicità sul ruolo del Comune nella fondazione, credo che il punto all’ordine del giorno relativo alla fondazione vada rinviato ad altra data. Non possiamo votare in Consiglio Comunale la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione della fondazione, se la comunità cittadina non è stata affatto coinvolta nella questione. Sarebbe più logico e giusto – conclude – che il Comune si facesse promotore di iniziative di siffatta rilevanza e che, comunque, in caso di affidamenti a terzi, la gestione patrimoniale e/o di servizi avvenisse con trasparenza, regole chiare, pubblicità e con regolari bandi al fine di garantire il bene pubblico”.