Da venti anni a disposizione dei più fragili, degli anziani e delle loro famiglie, ma anche accanto ai giovani, a coloro che hanno bisogno di un lavoro per rimanere sul territorio a combattere lo spopolamento.
Un anniversario importante, oggi, per la casa di accoglienza parrocchiale “Monsignor Gasbarro” di Castiglione Messer Marino. Nata da un’idea del parroco don Vincenzo Lalli che con tenacia e caparbietà è riuscito a realizzare e a mantenere operativa una struttura per venti lunghi anni, una vita intera. Non solo accoglienza ai più anziani, rimasti magari soli, ma anche posti di lavoro, a decine, a dimostrazione di come la chiesa locale sia molto più presente e attiva sul territorio rispetto ad altre istituzioni.
Le prime pioniere sono state Regina Palucci, Maria Nicola Ciancone, Anna Lalli, Erminia Di Domenica e Rosina Di Domenica, ma nel corso degli anni tante persone e tante storie si sono avvicendate dentro quella amorevole struttura. Oggi la casa di accoglienza parrocchiale è a servizio di oltre cinquanta anziani non solo di Castiglione, ma anche dei piccoli centri montani dell’Alto Vastese e del vicino Alto Molise, e dà lavoro a ben ventiquattro operatori. E’ la principale “azienda” del paese, un’azienda particolare che produce assistenza e cure amorevoli per i più anziani e bisognosi. E la buona riuscita del servizio offerto è dovuta senza dubbio all’impegno e all’abnegazione di tutto il personale.
Un grazie e un ricordo particolare vanno a monsignor Antonio Santucci, vescovo emerito di Trivento, e a don Antonino Scarano, di venerata memoria, che hanno sostenuto con grande generosità l’avvio di questa opera iniziata con il contributo determinante della Caritas nazionale, ottenuto grazie all’interessamento dell’onnipresente e sempre disponibile don Alberto Conti. La struttura, trasformata e adattata dall’imprenditore castiglionese Colacillo-Zaccardi Antonino, fu aperta il 30 novembre del 2000 e benedetta e quindi inaugurata ufficialmente l’8 dicembre successivo dal direttore nazionale della Caritas don Elvio Damoli.