Da Villa Santa Maria verso Agnone, oltrepassato Roio del Sangro, si entra nella suggestiva Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello.
La caratteristica principale della Riserva è detta dal suo stesso nome: qui cresce con rara abbondanza l’abete bianco, un tempo diffusissimo sull’intero Appennino centrale e oggi localizzato in pochi settori dell’Abruzzo e dell’Alto Molise.
E proprio all’interno della Riserva Naturale Regionale “Abetina di Rosello” è stato recentemente scoperto un esemplare di Abete Bianco alto 56 metri, che risulta essere l’albero più alto d’Italia allo stato spontaneo. Insieme alla limitrofa Abetina di Castiglione Messer Marino, questa spettacolare area naturalistica d’Abruzzo è stata definita “Il bosco incantato”. Habitat naturale del lupo, del gatto selvatico e del nibbio reale.
Interamente attraversata dal suggestivo torrente Turcano, affluente del fiume Sangro, la riserva è estesa per 211 ettari. L’altitudine varia tra gli 850 e i 1179 metri del monte Castellano. Il territorio è quasi interamente coperto dal bosco e solo nelle aree marginali si trovano pascoli cespugliati in cui la vegetazione sta riprendendo il sopravvento per il diminuito carico di bestiame domestico.
Poco dopo l’ingresso alla Riserva, sono situate le aree faunistiche. Comprendono un insieme di recinti e voliere di varie dimensioni che ospitano esemplari di cervi e caprioli e diverse specie di rapaci diurni e notturni.